Referendum, il 12/9 sfida delle piazze. Tensione nel Pd

di Redazione | 02 Settembre 2020 @ 14:10 | POLITICA
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Sul referendum sul taglio dei parlamentari la maggioranza si gioca una mano decisiva. La vittoria del Sì sarebbe ossigeno in attesa del secondo inverno dell’era Covid. Ma se prevalesse il No, il terreno crollerebbe sotto i piedi del M5S, tirandosi dietro Giuseppe Conte e probabilmente tutto il Governo. Un rischio troppo alto per non spingere al massimo; Luigi Di Maio ha già dato il via al suo tour, che lo vedrà impegnato il prossimo fine settimana in diverse tappe in Puglia: “Uno studio dell’Istituto Cattaneo afferma che con una vittoria del Sì l’Italia tornerà a essere in linea con gli altri Paesi europei. Chissà come la prenderanno gli stessi che mentono dicendo che la riduzione di 345 parlamentari comprometterà la rappresentanza. Inizieranno a chiamarci tutti populisti? Non sarà che i veri populisti sono loro?” scrive su Facebook il ministro degli Esteri. Tra i contrari al taglio degli eletti, però, ci sono anche le Sardine, che si schierano al fianco di Volt e il Comitato NOstra, aderendo alla manifestazione indetta per il 12 settembre prossimo a Roma, in Piazza Santi Apostoli, aperta “a tutte le forze che vorranno esserci”.

L’invito sembra tagliato soprattutto per quella fetta di Pd che apertamente ha deciso di schierarsi per il No, fronte che continua a crescere, come conferma il senatore di FI Andrea Cangini, uno dei promotori della consultazione, che crede nel sorpasso: “I dati raccolti dal professor D’Alimonte ci dicono che siamo al 40%, partivamo dal 10 quando abbiamo raccolto le firme”. 


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