Redde Rationem, assolti tutti gli imputati: nessuna mazzetta in puntellamenti post sisma
di Redazione | 21 Aprile 2021 @ 10:01 | CRONACA
L’AQUILA – Redde Rationem . Assolti tutti e dieci gli imputati del processo Redde Rationem con la formula “perché il fatto non sussiste”. Tra questi, l’ex assessore e consigliere comunale Pierluigi Tancredi, Mauro Pellegrini e Giancarlo Di Persio dell’impresa Dipe, l’imprenditrice Daniela Sibilla, il procacciatore d’affari Nicola Santoro, i progettisti Roberto Scimia, Roberto Arduini e Michele Giuliani, Concetta Toscanelli, moglie di Tancredi.
Nessuna mazzetta, nè corruzione, nè truffa ai danni dello Stato per l’affidamento dei puntellamenti dei palazzi nel post sisma 2009. Lo rendono noto i quotidiani Il Centro e Il Messaggero.
L’inchiesta
ai tempi fece parecchio scalpore anche e soprattutto in conseguenza ai lavori sui puntellamenti, ossia alla messa in sicurezza degli edifici lesionati dal terremoto, intorno al quale si sviluppò un mega appalto di 500 milioni di euro affidati senza bando di gara. In seguito al terremoto che nel 2009 ha colpito L’Aquila sono stati nove gli imputati rinviati a giudizio durante l’indagine “Redde rationem” della Procura dell’Aquila che, nel luglio 2015, ha portato a cinque arresti ai domiciliari. Diverse le motivazioni: presunti appalti affidati grazie alle mazzette per puntellare gli edifici danneggiati, pagamenti gonfiati rispetto ai materiali poi impiegati e richieste di denaro per tacere negli interrogatori ai pm dettagli di alcune vicende illegali scoperte.
Ieri il Tribunale dell’Aquila ha assolto tutti e 10 gli imputati.