Raddoppiato in dieci anni il numero di detenuti alle Costarelle

di Redazione | 07 Marzo 2020 @ 07:44 | ATTUALITA'
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L’AQUILA – Stando ai dati diffusi dal segretario generale territoriale Uil-Pa polizia penitenziaria, menzionati in una interrogazione al ministro della Giustizia, presentata dalla deputata del Partito democratico Stefania Pezzopane, rispetto solo a pochi anni fa, il numero dei detenuti nel carcere aquilano delle Costarelle risulta raddoppiato, con inevitabili conseguenze sul carico di lavoro e sulla sicurezza degli operatori carcerari.

In luogo degli 80 detenuti del 2010 da qualche tempo a L’Aquila non si scende al di sotto dei 160.

Sul delicato caso del penitenziario del capoluogo abruzzese ha acceso i riflettori Ristretti orizzonti, sito di informazione e cultura dalle carceri curato da detenuti e operatori volontari.

Il carcere di massima sicurezza delle Costarelle vanta un primato ben noto agli addetti ai lavori, nel senso che conta, in assoluto, il maggior numero di detenuti sottoposti al cosiddetto 41bis, la misura di isolamento a cui sono sottoposti i detenuti di mafia.

La norma, la cui portata è stata estesa dopo le Stragi di Capaci e via D’Amelio, ha ricordato Ristretti orizzonti in un articolo di Carmine Alboretti, “prevede l’isolamento, nel senso che ogni camera è singola e non si accede agli spazi comuni; l’ora d’aria limitata (solo due ore al giorno e sempre in isolamento) e la sorveglianza costante effettuata da un corpo speciale della polizia penitenziaria che non ha contatti con altre forze dell’ordine; inoltre, i colloqui con la famiglia sono estremamente ridotti e avvengono senza contatto fisico, attraverso un vetro, e con una durata ristretta”.

Con il raddoppiarsi dei reclusi sono inevitabilmente aumentate una serie di attività correlate che richiedono la presenza degli operatori penitenziari e quindi la moltiplicazione del carico di lavoro. “Il tutto – si legge nel testo dell’atto di sindacato ispettivo – è aggravato dal non adeguato numero di operatori carcerari a fronte di un aumento importante della popolazione detenuta”.

La Pezzopane ha chiesto al Guardasigilli di sapere “quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare, anche mediante l’incremento del personale di polizia penitenziaria presso il carcere di massima sicurezza delle Costarelle dell’Aquila, al fine di garantire adeguati standard lavorativi e di qualità della vita agli operatori penitenziari”.


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