Raccogli, conosci e degusta: si scende in campo

di Enrico M. Rosati | 30 Ottobre 2022 @ 05:40 | AMBIENTE
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SAN PIO DELLE CAMERE  –  La giornata inizia tra gli splendidi zafferaneti a raccogliere, con la guida di agricoltori e produttori, il fiore simbolo del nostro territorio. Fondamentale la spiegazione che sottolinea il pregio dello zafferano e la storia con il capoluogo regionale, infatti la zona di San Pio delle Camere è nota per la produzione di questo prodotto perché protetta dai monti che limano gli effetti negativi del clima e aiutano il fiore a rimanere sano. Un aspetto fondamentale per la produzione è la salute del terreno e del singolo bulbo, infatti, un fiore che inizia a marcire può compromettere velocemente l’intero solco. Tra le curiosità l’uso storico dello zafferano e la pena per la sua contraffazione, infatti in passato questa veniva punita con la pena capitale. 

Impattante è la differenza con la scorsa edizione, infatti i campi presentano meno fiori complice la crisi climatica che altera completamente i tempi di raccolta.

“La crisi climatica cambia i tempi di raccolta dello zafferano, questo dovrebbe essere il periodo di massima raccolta invece guarda, ora poca roba” afferma Pio

“Quest’anno la raccolta è iniziata prestissimo, io ormai ho già finito iniziando i primi di ottobre” cosi Niccolò

Dopo un’oretta e mezza tra i campi ci si reca nel cuore di San Pio dove aspettano dei tavoli banditi per poter sfiorare lo zafferano. Per farlo sono varie le tecniche, iconica quella appresa lo scorso anno dalla signora Domenica, lo schiaffo. 

Un passaggio, quello della sfioritura, tanto lavorato quanto importante per la consapevolezza del pregio dello zafferano accompagnato, musicalmente, dai Folka Vacca. Durante la sfioritura le famiglie si ritrovano intorno ad un tavolo, indipendentemente dall’età, per passare un momento di convivialità, unione e condivisione. 

Folka vacca

La prima giornata si conclude essiccando i pistilli, pronti a tornare domenica per la raccolta e le attività legate a questo prodotto, dagli eventi enogastronomici a quelli didattici. 

 


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