“Questo matrimonio non s’ha da fare”, all’Aquila nozze posticipate o annullate a causa del Coronavirus
di Redazione | 20 Marzo 2020 @ 07:00 | ATTUALITA'
L’AQUILA – Se nel Seicento Renzo e Lucia volevano sposarsi durante la peste, sono diversi i “promessi sposi” che nel 2020 hanno visto saltare le loro nozze per colpa del Coronavirus. Anche all’Aquila, dove l’emergenza sanitaria ha fatto disdire o rimandare molti dei festeggiamenti, con alcune coppie in procinto di sposarsi nei prossimi mesi che però sono ancora speranzose di poter convolare a nozze entro l’anno e per questo stanno tardando con gli annullamenti.
La paura della diffusione del contagio ha insomma intaccato la quotidianità di tutti, nelle piccole come nelle grandi cose. E se andare a cena fuori, al cinema o organizzarsi per l’aperitivo in centro sono divenuti comportamenti da evitare, lo stesso si può dire anche di eventi più importanti e impegnativi.
Il problema si annida in particolare già nell’articolo 1, comma 1 lettera b del decreto sul coronavirus del 4 marzo, poi integrato con i successivi decreti, che sospende le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Tra le vittime “collaterali” del Coronavirus ci sono quindi anche gli sposi. Le coppie che avevano organizzato le celebrazioni, magari anche con molti invitati e che sono adesso costrette a rinviare la festa. Una decisione di fatto obbligata per rispettare i decreti del governo, ma che implicano per forza di cose una serie di conseguenze anche per i gestori delle strutture che si occupano di banchetti e riticivili, già prenotate per questo 2020.
“Sono diverse le coppie che hanno già chiamato per annullare – spiega a L’Aquila Blog il titolare del risorante Il Baco da Seta, Loreto Giangrossi -. Qualcuno ha deciso di posticipare la cerimonia di qualche mese, mentre altri hanno direttamente spostato il loro matrimonio al 2021. La maggior parte delle persone è provata dalla situazione e, per andare su sicuro, ha preferito organizzarsi più in là nella speranza che l’emergenza sanitaria passi il prima possibile. C’e però da dire che molti degli sposi non si sono lasciati scoraggiare. Anzi, qualcuno spera ancora di poter convolare a nozze entro l’anno e, proprio per questo, ancora non ci ha contattato”.
In particolare, tra i primi matrimoni previsti nell’Aquilano e poi posticipati c’è quello che il 21 marzo prossimo avrebbe dovuto svolgersi all’interno del monastero di Santo Spirito di Ocre (L’Aquila) ma, come spiega il gestore della struttura Gianluca Sordini “ormai si celebrerà direttamente il primo di giugno”.
“Per il momento – dice – nessun altro ci ha chiamato per annullare. Qualcuno al massimo ha posticipato la data, ma credo che molti degli sposi siano speranzosi e contino comunque di potersi sposare nel 2020. Tra le altre cose, ho ricevuto una prenotazione per il 2021 proprio a ridosso dei primi giorni di quarantena, mentre una ragazza americana, che dovrebbe convolare a nozze in estate, nonostante l’emergenza ancora non ci ha chiamato per annullare o comunque chiedere informazioni al riguardo.
Una situazione, quella al Monastero di Ocre un po’ in controtendenza sia rispetto alla media nazionale che a quella locale, ma che secondo Sordini è perfettamente riconducibile al fatto che “avendo i matrimonio un certo costo, le persone preferiscono di pensarci due volte prima di disdire”.
“Stiamo parlando di eventi la cui organizzazione comporta spese diverso tipo per le famiglie – afferma -. Il solo fatto di aver dovuto versare una caparra, che nel caso di eventuali annullamenti andrebbe, persa implica che chi deve sposarsi tenda ad aspettare di essere sicuri, piuttosto che cancellare subito la prenotazione. Ecco perché molte coppie decidono di spostare la data e magari di sposarsi direttamente in autunno”.