Quando la Burofollia ti soffoca e opprime i diritti
di Redazione | 30 Settembre 2021 @ 19:34 | RACCONTANDO
L’AQUILA – Riceviamo e pubblichiamo da Autismo Abruzzo Onlus.
Ormai è conosciuta da tutti. Chiunque di noi ha avuto esperienze dirette e ha generato strategie alternative per evitarla. Ma se ad affrontarla è una famiglia con un bambino disabile cosa accade? Se questa famiglia non ha sviluppato una “strategia” alternativa riuscirà ad avere le necessarie risposte dalla Pubblica Amministrazione?
Raccogliamo l’accorato appello di Nicola Mucci che con la sua famiglia lotta da sempre per i diritti fondamentali.
Abbiamo assistito questa famiglia nel ritorno in italia nell’agosto 2020 e la sosteniamo con risorse dell’associazione affinché possano trovare quell’equilibrio economico e sociale fondamentale. V, bambino autistico e epilettico di 12 anni, va a scuola ed è inserito nelle attività riabilitative della Casa di Michele, ottenute solo dopo aver vinto un ricorso in tribunale. Molto è stato fatto anche grazie al Comune dell’Aquila ma molto resta da fare per assicurare dignità alla sua famiglia.
La sorella L. da qualche settimana non può mangiare a mensa a scuola perché la famiglia non può sostenere il costo del buono pasto. B. di un anno e mezzo ha bisogno di frequentare l’asilo nido e l’equipe medica ha indicato la necessità di un insegnante di sostegno. Il bando però è scaduto e bisogna attendere il prossimo anno. La madre Dayane attende il rinnovo del permesso di soggiorno. Unione civile con Nicola presso il Comune dell’Aquila e madre naturale di Brandon ad oggi, dopo aver versato la somma necessaria per il rinnovo, attende. Senza il permesso di soggiorno non ottieni il rinnovo della tessera sanitaria e senza permesso di soggiorno non puoi attivare gli strumenti di sostegno previsti dagli enti. Inviamo questo comunicato nella speranza che i responsabili degli uffici della ASL (scelta e revoca del medico), della Questura (rinnovo permesso di soggiorno), dell’INPS e del Comune possano darci le informazioni necessarie e contatti diretti di persone in grado di ascoltare le necessità di questa famiglia e proporre soluzioni immediate. La loro salute è di nuovo in pericolo e la vita dell’intera famiglia è messa a dura prova.
Per le famiglie con disabilità occorre un Servizio Unico Dedicato (SUD). Uno sportello unico al quale rivolgersi per tutti i problemi e gestire richieste, documenti, attivazione di servizi e qualsiasi altra procedura dall’Ufficio Unico, dotato di personale in grado di comprendere le situazioni complesse e mettersi in relazione con le altre amministrazioni pubbliche.
Fare la fila con un bambino autistico di 12 anni e un bambino di un anno e mezzo per un certificato o per richiedere il rinnovo del tesserino sanitario può essere impossibile. Attendere settimane e mesi per avere un permesso di soggiorno può essere inaccettabile.
Bisogna intervenire immediatamente per restituire dignità a questa famiglia. Bisogna farlo ora e non quando ormai è troppo tardi. La burofollia non può divenire lo schermo dietro il quale nascondere l’incapacità della pubblica amministrazione.
● Senza mensa. Rimasti a secco economicamente, ovvero al verde non ho potuto rinnovare l’iscrizione online per far restare Luanna, nostra figlia, a mensa, perché dicono bisogna prima pagare il debito pendente, e quindi sono costretto a riprenderla alle 13, per poi riportarla alle 14 a scuola!!! Triplo disagio, per la bambina, moralmente e psicologicamente, per la famiglia che non riesce a gestire Victor che deve riuscire da scuola, e alle 15 andare a terapia al centro diurno, e sempre per noi che dobbiamo mettere continuamente benzina per poterli farli andare a scuola e a terapia, soldi che non ci sono!!!!
● Senza Asilo nido per B. Mio figlio di un anno e mezzo ha bisogno di frequentare un asilo nido comunale, con un insegnante di sostegno che sarà nominato dal comune, servizio sempre indicato sotto prescrizione di un’equipe medica, e dopo valutazioni della stessa, ma al momento non posso iscriverlo perchè non ho potuto partecipare al bando di concorso emesso dal comune a giugno. Non avrei potuto partecipare sempre per la mancanza dei documenti. Non mi resta che aspettare il prossimo bando e sperare restino dei posti disponibili….
● Come se non bastasse, L’ex Onpi ci nega i rinnovi del medico di base per Dayane, e del pediatra per Victor e Luanna, perché pretendono un 730, oltre ai vari documenti che ho già mandato loro per email, non vedo perché non basta loro l’Isee. E non mi rinnovano l’esenzione a Victor, disabile grave, a cui ho dovuto per questo interrompere il cambio di terapia, cambio urgente, perché risulta bloccato il codice fiscale, e il neurologo non mi ha potuto fare l’impegnativa. E questo cambiamento è urgentissimo perché Victor sta male, ha crisi epilettiche quasi tutti i giorni….
● Abbiamo fatto le pratiche per il rinnovo del permesso di cittadinanza di Dayane, e la questura ci ha richiesto vari documenti, tipo lo storico di residenza, e questo sicuramente perché siamo stati il periodo prima indicato all’estero, ma siamo dovuti rimanere per la sua gravidanza che era di rischio e poi bloccati dalla pandemia… è
tutto un insieme di impedimenti che mi stanno attanagliando attorno ad una frustrazione continua, e qui dobbiamo vivere, sopravvivere, dobbiamo mangiare, andare a scuola, tutti diritti inviolabili, di cui nessuno se ne frega!!!! Così facendo ci stanno mettendo in una difficoltà letale!.
Non ci fanno fare cure!!!non possiamo ricevere ciò che ci spetta!!! Come dobbiamo vivere? Di cosa? Abbiamo fatto richiesta di assegno di cura per Victor, ci hanno fatto andare in ufficio dal comune all’ente preposto dove l’impiegata di turno ci ha detto che avrebbe subito inviato la richiesta, e noi ancora aspettiamo qui!!!
E’ incredibile come le cose sono concatenate. Mi sembra di stare in un labirinto, mi sento in trappola, abbiamo bisogno di aiuto!!
E poi l’assegno temporaneo, a fine settembre scade cioè dopo settembre puoi fare domanda, ma le quote di luglio ,agosto, e settembre non le puoi richiedere e prendere. Chi ci risarcirà per questo danno? Chi si prende la responsabilità tra comune, questura e Inps??? Come si può mettere una famiglia che vuole vivere semplicemente il quotidiano con onestà e sacrificio, alla pari di delinquenti…possibile che basta un minimo per approfittarsi dei più deboli?
Siamo bloccati, senza soldi, privati di diritti indiscutibili…