Psicosi Coronavirus, Alitalia cancella un volo Pescara-Milano ed è polemica

di Redazione | 01 Marzo 2020 @ 18:03 | ATTUALITA'
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PESCARA – Alitalia ha sospeso fino alla fine di marzo il volo delle 6,50 Pescara-Milano, mantenendo quello pomeridiano.

La scelta della compagnia di bandiera, dovuta al crollo delle prenotazioni causate dalla psicosi Coronavirus, ha fatto insorgere l’assessore regionale al Turismo, Mauro Febbo, e il presidente della Saga, la società di gestione dello scalo, Enrico Paolini.

“La decisione è stata unilaterale ed è scandalosa se non addirittura vergognosa – afferma Febbo – . Semmai in questi giorni quel volo sia stato disertato, è per il Coronavirus, che non durerà qualche giorno, purtroppo”.

“Domani chiederò ufficialmente il mantenimento di quella linea e anche l’abbattimento delle tariffe al Governo, invitando alla mobilitazione le istituzioni locali per sostenere questa posizione indirizzata alla salvaguardia dell’economia regionale e del nostro aeroporto”.

“Se Alitalia voleva sospendere un volo per risparmiare – aggiunge Febbo – avrebbe dovuto sospendere il volo del pomeriggio, meno frequentato e inutile al business giornaliero. La decisione è vergognosa anche per altri due motivi: da un lato per le tariffe; dall’altro perché senza quel volo si danneggia l’economia regionale”.

“Alitalia deve fare tariffe basse per l’Abruzzo e le regioni terremotate e spingere positivamente per la nostra economia visto che la manteniamo con soldi pubblici”, conclude Febbo.

“Chiedo l’abbattimento delle tariffe al Governo e chiamo alla mobilitazione le istituzioni locali per salvare l’economia regionale e dell’Aeroporto d’Abruzzo”, dice dal canto suo Paolini in una nota. “È una decisione unilaterale e soprattutto vergognosa perché se proprio Alitalia doveva sospendere un volo per risparmiare, avrebbe dovuto sospendere il collegamento pomeridiano, sicuramente meno frequentato e poco utile al business giornaliero”.

L’attenzione si sposta poi sulle tariffe “troppo alte e penalizzanti”: “Già da domani 2 marzo – dice Paolini – la tratta Pescara-Milano, ultima, viene venduta a cifre esorbitanti che superano i 300 euro, per un volo frequentato soprattutto per motivi di lavoro, senza il quale si va a danneggiare l’economia di una regione già fortemente provata dal terremoto”.

Di qui, la richiesta di Paolini del mantenimento di questa linea e anche l’abbattimento delle tariffe (sia per l’Abruzzo che per le altre regioni terremotate), rendendole più appetibili e competitive anche con le altre compagnie, che praticano costi decisamente inferiori.


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