“Nel 1995 l’imputato Boschi aveva previsto con probabilita’ 1, quindi con certezza, una scossa 5.9 nel ventennio successivo in questa zona. Informazione non fornita nella riunione, non al pubblico ma agli altri componenti Cgr.
Informazione incompleta, carente e ingannatoria e’ stata percio’ definire improbabile forti terremoti e non fare menzione di questo studio”. Lo ha detto il pm Fabio Picuti nel corso della requisitoria, parlando dei contenuti del verbale della Commissione Gradi Rischi all’Aquila.
A detta del magistrato il verbale e’ “ricco” di incongruenze, sottovalutazioni. “Quanto a un’altra frase del verbale – ha aggiunto – in cui si afferma ‘c’e’ da attendersi danni alle strutture’, la stessa dimostra un’analisi del rischio contraddittoria e carente.
La teste Lorella Salvatori l’ha interpretata come riferita al passato mentre il vice prefetto Braga l’ha riferita a un possibile scenario di evento, una previsione del futuro. Nessuno degli altri imputati ha chiesto chiarimenti”. Poi ancora un esempio su quanto affermato da Boschi: “Boschi ha detto – ha riferito in aula sempre Picuti – ‘escluderei scosse’ e nessuno si e’ alzato in piedi a contestare. Una frase improvvida e smentita dai fatti. Per via di quella frase la gente e’ morta, ecco il giudizio di colpa, prevedibilita’ ed evitabilita’”.