Primavera, i consigli della Lipu dell’Aquila. Attenti agli eccessi di bontà con gli uccelli

di Alessio Ludovici | 27 Marzo 2021 @ 06:22 | AMBIENTE
Print Friendly and PDF

L’AQUILA – E’ la stagione della rinascita e della vita che si rinnova. In primavera flora e fauna si risvegliano. E’ un mondo molto indaffarato però. Per gli alberi è l’ora di cominciare a produrre nuovo legno. I sempreverdi partono in vantaggio, per la caducifoglie, invece, c’è prima da attrezzarsi con le nuove foglie. Per tutti c’è da fare i conti con le riparazioni di stagione. Sui prati cominciano a spuntare fiori e piante. Per gli animali, infine, o almeno per la maggior parte di essi, inizia il periodo riproduttivo.

E’ un momento molto particolare anche per gli uccelli. Del resto è l’arrivo delle rondini a segnare il passaggio alla bella stagione. Boschi e parchi si riempiono dei suoni che gli uccelli utilizzano per comunicare e delimitare il territorio o per il corteggiamento. Abbiamo chiesto ad Anna Narciso, referente per la sezione provinciale della Lipu, Lega italiana per la protezione degli uccelli, cosa fare e non fare in questo momento dell’anno. Per il momento la Lipu all’Aquila non ha una sede e non ha un centro recupero. L’attività dei volontari è volta a tutelare gli habitat naturali e assistere gli uccelli quando sono realmente in difficoltà.

Gli uccellini a terra

“La primavera per gli uccelli è il momento riproduttivo” spiega Anna, “ma bisogna fare attenzione. E’ proprio in questo periodo che è più facile incontrare dei cuccioli a terra e la tentazione di tutti è di raccoglierli e portarli da qualcuno”.

“In realtà non va fatto, come tutti i cuccioli anche per gli uccelli i primi svolazzi fanno parte dei processi di apprendimento di ogni cucciolo”. Cosa dobbiamo fare allora? “Se vedete un piccolo, e non è in una oggettiva situazione di pericolo, è corretto lasciarlo lì, ci penserà la madre. Portarlo via è una pesante interferenza con i processi naturali.” L’unica eccezione sono rondini e rondoni ci spiega Anna, se li vedete a terra vuol dire che c’è qualche problema.

Uccelli, cosa fare e non fare con i nidi di rondine

Un altro classico primaverile sono i nidi. Ma attenzione, quelli di rondine e balestrucci sono tutelati e bisogna intervenire prima della stagione riproduttiva. “Quando sono occupati i nidi non possono essere levati, sono protetti. Capita purtroppo che le persone vadano con il bastone per far cascare il nido e poi ci portano intere nidiate. Se i nidi sono occupati non vanno assolutamente toccati. E’ un reato”.

Spesso è anche controproducente ci spiega Anna: “Una coppia di rondini con i piccoli arriva a mangiare fino a 600 mosche al giorno”. Altro che disinfestazioni insomma. 

Il cibo 

In inverno è normale lasciare il cibo per gli uccellini. “Soprattutto durante le nevicate o le gelate gli uccelli hanno bisogno di grassi ed è assolutamente utile lasciare dei biscotti, semi, avanzi di panettone. Gli uccelli hanno bisogno di grassi in quel periodo”. Il discorso cambia nella bella stagione. “Non è necessario, gli uccelli trovano in natura quello di cui hanno bisogno.”

La cosa veramente importane è comunque agire con consapevolezza. La nostra sensibilità ci induce a raccogliere e portare a casa tutti. Non è la cosa migliore perché gran parte dei nidiacei abbandona spontaneamente il nido quando ancora non è un perfetto volatore. 


Print Friendly and PDF

TAGS