Precari Asl, Vivarelli (Fesica): “Soluzione con società in-house della Regione”
di Redazione | 16 Febbraio 2022 @ 15:13 | ATTUALITA'
L’AQUILA – Sabato 19 febbraio all’Aquila, alle ore 11, presso la Casa del Volontariato, in via Saragat n.10, assemblea pubblica del sindacato Fesica-Confsal dell’Aquila per sostenere la “battaglia” della internalizzazione di tutti i servizi alla Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila attraverso il passaggio ad una società in-house della Regione Abruzzo.
All’assemblea, voluta e organizzata dal segretario provinciale di categoria Terziario, Marcello Vivarelli, prenderanno parte, tra gli altri, diversi esponenti politici regionali e locali.
“Vogliamo che venga aperto immediatamente un tavolo tecnico di confronto tra istituzioni politiche e parti sociali per risolvere definitivamente la questione – le parole di Vivarelli – nel modo più semplice e lineare: una società in-house della Regione Abruzzo che prenda al suo interno tutti i servizi esternalizzati negli anni. Parliamo di lavoratrici e lavoratori che anche nell’emergenza Covid-19 sono stati in prima linea, mettendo a rischio la propria salute e anche quella delle loro famiglie, dimostrando grande dedizione e professionalità come sempre hanno fatto”.
“Insomma, basta con le parole, siano dati i giusti riconoscimenti ai precari delle cooperative che da anni lavorano in condizioni di precariato – prosegue il sindacalista -. Anche grazie all’ultima legge di bilancio, ci sono i presupposti per procedere all’internalizzazione di tutti i precari sia sanitari che amministrativi, soluzione che permetterebbe non solo di migliorare enormemente le condizioni di lavoratrici e lavoratori, ma anche di far risparmiare soldi all’azienda sanitaria”.
“Crediamo – continua l’esponente Fesica – che sia arrivata l’ora, per la politica, di muoversi, specie dopo tanti anni di indiscussa professionalità acquisita da parte dei precari che tra l’altro rappresenta un patrimonio per la Asl”.
“La Regione Abruzzo non può non avere a cuore la sorte di centinaia di precari – conclude Vivarelli – che negli anni hanno visto peggiorare le condizioni contrattuali e dunque salariali e che, proprio a causa della condizione di precariato in cui si trovano, possono perdere il lavoro in qualsiasi momento”.