Poligono Stabiata, D’Angelo oggi è a favore: “Alpini amici”

di Alessio Ludovici | 12 Giugno 2021 @ 20:23 | AMBIENTE
d'angelo
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L’AQUILA – Riceviamo e pubblichiamo la replica del consigliere comunale Daniele D’Angelo a un nostro articolo di questa mattina sul poligono militare di Monte Stabiata.

Nell’articolo, in cui si raccontava semplicemente cosa si è visto e si dava voce ad altri esponenti del territorio – immaginiamo che saranno poi le indagini ambientali, la Vinca e gli enti preposti a decidere e stabilire la compatibilità ambientale e sociale -, si invitava proprio ad una discussione in merito, in modo molto pacato, senza alcuna ideologia, con molto rispetto e con toni pacati.

Lo stesso consigliere D’Angelo, solo qualche anno fa, affermava:

“L’Asbuc di Collebrincioni riceve dall’Esercito 50mila euro ma si tratta di risorse destinate alla bonifica, per il ripristino cioè dell’area in cui vengono registrati ingenti danni ambientali“. Per D’Angelo il problema vero sono le polveri. “I bossoli vengono raccolti, ma lì si utilizzano armi come bombe a mano. Vedremo quali saranno i risultati delle verifiche”.

Risultati che ancora non ci sono. All’epoca fu trovato quindi un accordo per la sospensione delle esercitazioni per tre mesi, proprio per far ricrescere il prato.

Di seguito la replica di Daniele D’Angelo al nostro articolo.

“Considero inopportune e contrarie a ogni logica ambientale, sociale, economica e territoriale le affermazioni tese a denigrare la presenza degli alpini nella montagna di Collebrincioni, come se fosse di nocumento alla salvaguardia del territorio e non invece, come in realtà è, un presidio fondamentale di tutela dell’ambiente e della popolazione, oltreché la principale realtà come indotto economico”. “Mi sono sempre battuto in prima persona contro la presenza di caserme in sedi improprie che potessero deturpare l’ambiente montano – osserva D’Angelo -, ma affermare che la presenza degli alpini sia fonte di disagio è assolutamente distante dalla realtà. Non solo come amministratore, ma anche e soprattutto come operatore del territorio, posso affermare che fin dal loro insediamento la presenza degli alpini nella frazione di Collebrincioni ha rappresentato un elemento non solo di supporto alla popolazione locale, ma anche di salvaguardia ambientale. Attaccare a fini mediatici un corpo che da sempre si è distinto per aver prestato aiuto in presenza di terremoti, incendi, catastrofi e ogni tipo di calamità, soprattutto negli ultimi anni nei quali c’è stato particolare bisogno, e che anche in tempi ordinari si preoccupa insieme alle altre forze dell’ordine di preservare le strade di montagna dalle conseguenze degli eventi atmosferici e di soccorrere avventori e fruitori della montagna che si trovano in difficoltà, risponde a logiche di pura e sterile ideologia distante anni luce dalla vera tutela dell’ambiente. Rispettare davvero il territorio non significa fare ideologia a sproposito ma garantire una presenza costante. Spenderò sempre il mio impegno pubblico e istituzionale – conclude D’Angelo – per garantire agli alpini una piena fruibilità della montagna di Collebrincioni a supporto della popolazione e salvaguardia dell’ambiente”.


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