Pnrr, piano “Scuola 4.0”, un’opportunità da cogliere

di Enrico M. Rosati | 27 Gennaio 2023 @ 05:44 | ATTUALITA'
Scuola
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L’AQUILA  –  La digitalizzazione è una delle più grandi sfide che il mondo della scuola sta affrontando, infatti attraverso strumenti digitali si possono raggiungere obiettivi che in passato era difficile immaginare. Investire sui fondi equivale a dare la possibilità, quando i soldi sono ben usati, a più persone possibili di inserirsi all’interno di un sistema scolastico all’avanguardia e inclusivo. Al contempo, la digitalizzazione è anche una sfida sul futuro dei giovani che nessuno si può permettere di perdere. Inserire ulteriori schermi all’interno di una classe di persone che già di suo soffre, a livello sistemico, di una dipendenza da laptop e cellulari è un rischio che non si può prendere sottomano. 

E’ in arrivo all’interno dell’ecosistema scolastico un insieme di fondi del Pnrr attraverso il piano “Scuola 4.0” che permette di usufruire di disponibili digitali e competenze adeguate a sfruttarli al meglio, una notizia meravigliosa che si scontra, purtroppo, con la realtà dei fatti all’interno della scuola, cioè che come dimostrato dall’Anief l’età media all’interno delle scuole è 51 anni, pertanto in un contesto scolastico è molto più facile incontrare persone che non sono cresciute e non sono state formate con la tecnologia che dovrebbero adoperare per insegnare agli alunni. In Abruzzo sono destinati oltre 40 milioni di euro che di fatto verranno aggiudicati solo dalle scuole e dagli istituti che presenteranno dei progetti concreti da poter finanziare. Una barriera non di poco conto, in quanto, molto spesso l’organico scolastico è bloccato da mancanze di personale o professionalità di generazioni che non sono state toccate se non da lontano dalla digitalizzazione. L’obiettivo del piano “Scuola 4.0” è accompagnare la transizione digitale della scuola italiana, trasformando le aule scolastiche in ambienti di apprendimento innovativi, connessi e digitali.

Al di là della lavagna interattiva, che a questo punto è presente – anche se in basso numero – in quasi tutti gli istituti abruzzesi questi fondi sono un’occasione per poter ripensare a pieno l’inclusione scolastica. Se c’è un settore in cui la ricerca e sviluppo di nuove idee è sempre florida questo è proprio quello connesso alla digitalizzazione. Grazie agli investimenti nelle scuole si può fare in modo che le persone con disabilità trovino un ambiente classe più adatto alle proprie esigenze, magari con la possibilità di poter creare un ecosistema in cui l’apprendimento è stimolato da lezioni sempre meno frontali. 

Questo dilemma è anche stato oggetto di una chiacchierata con Autismo Abruzzo, ad esempio, al posto di spiegare guardando su un libro o su una mappa una determinata area geofrafica si può fare in modo di aprire google maps e andare nel dettaglio – anche attraverso laboratori e lavori di gruppo – di ogni nazione, incluso il Belpaese. Si pensi ora a storia dell’arte, quanto potrebbe essere diverso l’apprendimento della disciplina se i ragazzi al posto di guardare l’immagine sul libro se la trovassero davanti, con la possibilità di zoommare su ogni dettaglio come se la avessero in aula? 

O come cambierebbe l’apprendimento dell’impero romano e della sua espansione vivere in modo concreto la mappa di questo

Riflessioni simili possono e dovrebbero essere alla base delle richieste del piano “Scuola 4.0”, un’occasione che il territorio abruzzese non può lasciarsi scappare presentando progetti concreti e innovativi. 


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