Pnrr, opportunità per il cratere sismico: il punto di vista dei commercialisti aquilani

di Isabella Benedetti | 30 Marzo 2022 @ 06:00 | Punti di svista
Pnrr Vittorio Miconi commercialista
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L’AQUILA – Pnrr, opportunità per il “cratere sismico”? Siamo un paese di emigranti. Siamo stati un popolo con la valigia di cartone in mano nel 1800, nei primi del ‘900 e nel dopoguerra. Siamo un nome scritto sul muro di cinta di Ellis Island, l’isola della speranza e delle lacrime, posto di quarantena e censimento, inseguendo il “sogno americano”. Siamo la foto con il nome su una lastra di plexiglass a Marcinelle, vittime di una delle più dolorose stragi sul lavoro che la storia ricordi, per estrarre un carbone che l’Italia non avrebbe mai reclamato. In forza di un accordo Italia- Belgio del 1946, il Bel Paese si liberava di disoccupazione giovanile, di ragazzi che a volte non raggiungevano i venti anni di età e il Belgio, di contro, assumeva forza lavoro a basso costo e si impegnava a vendere all’Italia il carbone estratto da quelle giovani braccia. Quel carbone era solo un pretesto e questa è un’altra storia…

Sì, siamo stati un paese di emigranti e lo siamo anche adesso. Lo è ancora l’Abruzzo, nonostante gli sforzi di ripresa economica, lo sono i nostri figli, un esercito di ragazzi alla ricerca di un posto di lavoro. Loro sono i nuovi emigranti, sono il rumore cigolante e gommoso delle ruote dei loro trolley, che è il suono che per noi genitori scandisce i tempi di arrivi e partenze.

Per L’Aquila e tutto il “cratere sismico” 2009-2016, i nuovi emigranti sono i nostri ragazzi, alla ricerca di formazione scolastica e lavorativa e di una pseudo-normalità di vita. Così, trasferiti all’estero o semplicemente in un’altra città d’Italia; si sono laureati nei migliori atenei, anche se all’Aquila abbiamo un’eccellente università; hanno acquisito un’ottima conoscenza dell’inglese, requisito fondamentale nell’attuale realtà lavorativa; hanno persino imparato a fare il bucato, separando i panni bianchi dai colorati e sanno cucinare una perfetta “carbonara”, esportando colesterolo nel mondo. Ma, li abbiamo persi per sempre o possiamo sperare che il loro bagaglio di conoscenza possa essere reinvestito nel loro territorio d’origine?

In questo contesto che cos’è il Pnrr e quali prospettive di lavoro per i giovani, ma anche per coloro che dal territorio non si sono mai allontanati?

Mi risponde il dott. Vittorio Miconi, consigliere dell’Ordine dei Dottori Commercialisti dell’Aquila e Sulmona, nonché Presidente della commissione di studio per lo sviluppo del territorio.

“Il Pnrr è il segnale forte e tangibile che lo Stato c’è ed è vicino alla popolazione. Si traduce in un pacchetto di agevolazioni di una portata mai vista prima d’ora per uno specifico territorio. E’ un’opportunità unica, in quanto è declinato solo per il “cratere sismico”. E’ un treno che, questa volta, passa per qui. Abbiamo un’urgenza da affrontare, che è quella dello spopolamento del territorio. Terremoto, pandemia e anche problemi endemici pregressi a questi eventi, hanno determinato un calo demografico tale da giustificare speciali misure di sostegno da parte dello Stato. Il Pnrr è rivolto a tutti, è l’invito che la gente torni a vivere in un posto che ha visto tanta sofferenza, ma è anche un territorio di inestimabile valore storico e paesaggistico con tante potenzialità di ripresa. E’ diretto alle imprese: micro, piccole, medie, grandi, siano esse da creare che già operative. E’ rivolto a enti no-profit, associazioni sportive, culturali e operanti nel campo del sociale. Riguarda anche i liberi professionisti, fornendo loro i mezzi, le risorse per esprimere al meglio la loro professionalità. Il Pnrr sollecita anche la creazione di “reti di imprese” e favorisce forme di partenariato tra pubblico e privato. Tutto questo perché si raggiunga un collegamento strumentale tra le realtà lavorative, che è alla base di un’economia solida, efficace”. Quindi, penso, chiunque può accedere a questa forma di agevolazione. Qualcuno potrebbe dare forma all’idea che da tempo campeggia nella mente, qualcun altro potrebbe realizzare il proprio sogno nel cassetto. Ma quali sono le condizioni per accedere a tale forma di benefici? “I requisiti, in realtà, sono molto semplici: idee, voglia di fare e velocità di azione”, specifica il Dott. Miconi. “La tempistica è importante, il Pnrr richiede che le fasi di ideazione, progettazione e presentazione delle proposte da sottoporre a valutazione ed eventuale approvazione devono concludersi entro il 31/12/2022. Questo significa che è necessario “mettersi in moto” il prima possibile per arrivare a giugno-settembre con le idee chiare e presentare le domande. Queste saranno poi esaminate da organi preposti in un margine di tempo adeguato. Dal momento dell’approvazione, i tempi di realizzazione varieranno da un minimo di 18 a un massimo di 24 mesi. In sostanza, lo Stato agevolerà le iniziative con un contributo a fondo perduto che va da un minimo del 50% al massimo del 100%. Quest’ultimo è previsto, ad esempio, per i progetti presentati dalle donne che vogliano intraprendere un’attività economica/professionale, sia in forma individuale che associata. Le agevolazioni riguardano le spese di investimento, ovvero le spese di realizzazione dell’impianto produttivo, non riguardano invece le spese di gestione: fitti, utenze, servizi, personale. La popolazione del c.d. “cratere sismico” ha dato grande dimostrazione di resilienza, ora occorre che questa si trasformi in forza propulsiva, in azione. Bisogna agire perché le cose cambino e diano una giusta risposta alla nostra resistenza. Anche i miei figli stanno studiando fuori sede. Ritengo che il confronto con altre realtà sia formativo sotto molteplici aspetti, ma sogno il loro futuro in questa città, auspico che il seme della loro conoscenza, il bagaglio acquisito, possa germogliare e crescere nella loro terra. Il nostro Ordine dei Dottori Commercialisti è pronto a raccogliere la sfida ed a dare sostegno a tutti coloro che vorranno mettersi in gioco.Dobbiamo pensare positivamente al nostro futuro e vedere il Pnrr come una preziosa opportunità da cogliere al volo. Dobbiamo crederci! Io, ci credo”.


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