Plasma iperimmune contro il Covid: anche in Abruzzo è possibile donarlo, ecco dove
di Cristina D'Armi | 25 Novembre 2020 @ 06:16 | ATTUALITA'
L’AQUILA – L’ospedale Mazzini di Teramo, il S. Salvatore dell’Aquila, il Santo Spirito di Pescara ed ancora il S. Pio da Pietralcina di Vasto e l’ Ospedale SS. Annunziata di Chieti, sono i servizi trasfusionali e unità di raccolta regionale dove è possibile donare plasma iperimmune: la sua trasfusione è utilizzata per trasferire gli anticorpi anti-SARS-CoV-2 sviluppati dai pazienti guariti, a quelli con infezione in atto che non ne abbiano prodotti di propri.
Tale operazione, adoperata anche nel 2002 per la Sars e nel 2015 per l’Ebola, nonostante i dati delle sperimentazioni scientifiche sembrino evidenziare un buon livello di sicurezza, al momento è da considerarsi solo sperimentale poiché non ci sono evidenze scientifiche conclusive sull’efficacia e la sicurezza, infatti, come tutte le procedure che implicano la trasfusione di sangue umano, non è priva di rischi.
A livello nazionale sono 134 i servizi trasfusionali dove sono state censite dal Centro nazionale sangue oltre 4.300 sub-unità di plasma iperimmune. La cifra comprende sia le unità di plasma di cui è stato verificato il titolo (quantità di anticorpi neutralizzanti presenti), sia quelle su cui questo tipo di analisi verrà effettuata nel momento dell’utilizzo. L’elenco nazionale, in continuo aggiornamento dove però non sono inclusi i centri della Regione Lombardia, è stato stilato dal CNS e si tratta di un vero e proprio vademecum di tutte le strutture pubbliche che hanno avviato la sperimentazione.
Nonostante le limitazioni alla circolazione, soprattutto nelle regioni che rientrano nelle cosiddette zone rosse, i donatori possono continuare a donare sangue e plasma per garantire l’autosufficienza nazionale, poiché tale attività rientra tra le “situazioni di necessità” per le quali è consentito spostarsi. Possono donare tutte le persone guarite sia clinicamente che virologicamente, con ultimo tampone negativo, e che hanno tra i 18 e i 60 anni. I donatori non devono avere avuto contatti recenti con casi sospetti o conclamati di covid e devono godere di buona salute. Possono donare anche persone guarite che hanno contratto il virus in forma asintomatica. Chi vuole donare plasma iperimmune può riferirsi ai Servizi trasfusionali regionali già elencati. Per garantire la sicurezza dei donatori e dello stesso personale sanitario, è importante prenotare la donazione, effettuare il triage telefonico e rispettare le regole per il distanziamento sociale.