
L’AQUILA – Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere regionale Pierpaolo Rotilio sulla questione “Campus Ricerca e Alta Formazione Niko Romito”.
Era il 22 dicembre scorso. E nella sessione di Bilancio avevamo denunciato la scelta della destra regionale – e di Marsilio in persona – di finanziare al progetto “Campus Ricerca e Alta Formazione Niko Romito”.
Questa operazione faceva acqua da tutte le parti, offendeva i ristoratori ed esponeva ad una polemica politica una eccellenza come Romito.
Era sbagliato confezionare di nascosto un emendamento e imporlo all’ultimo momento alla discussione.
Era sbagliato farlo nel momento in cui i ristori assegnati dalla Regione agli operatori economici e nello specifico ai ristoratori, ancora non arrivavano.
Era sbagliato prevedere originariamente un contributo di 2,3 milioni di euro (poi corretto e ridimensionato a penna). Era sbagliato non condividere le scelte con tutti i gruppi tanto che la maggioranza, prima ha sabotato l’emendamento (informandone con una “soffiata” la stampa e l’opposizione) e poi si è dileguata per l’imbarazzo e la vergogna facendo mancare il numero legale e determinando la sospensione della seduta del Consiglio. Era talmente tutto sbagliato e offensivo che le associazioni economiche e sindacali – Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil e Ugl – ora chiedono di bloccare la proposta di legge che finanzia con un milione e mezzo di euro il progetto “Campus Ricerca e Alta Formazione” di Niko Romito, prelevando le risorse dal Microcredito FSE e sottraendo preziose risorse da un plafond finanziario che dovrebbe servire per supportare le tante piccole e medie imprese abruzzesi in difficoltà. Negli ultimi anni il microcredito è stato ossigeno per le aziende, al punto da consentire la nascita di 4.500 nuove imprese, che oggi operano con profitto nel sistema economico e sociale regionale.
I piccoli imprenditori abruzzesi vengono offesi, umiliati e dimenticati dopo che la pandemia ha messo in ginocchio centinaia di famiglie, provocato la chiusura di tante attività e costretto molte altre a combattere per la sopravvivenza. E uno chef internazionale viene strumentalizzato ed esposto alla polemica.
Basta con questa incapacità di governare.