Petrilli scrive a Cospito: “Non decidere di morire”
di Redazione | 27 Febbraio 2023 @ 10:26 | CRONACA
L’AQUILA – “Gentile Alfredo Cospito interrompi lo sciopero della fame, decidi di seguitare a vivere; la tua denuncia contro il carcere speciale, contro quello che produce a un individuo, e’ chiara”.
Scrive così Giulio Petrilli (aquilano, arrestato negli anni ’80 con l’accusa di fiancheggiare l’organizzazione terroristica Prima Linea, subendo il carcere duro per sei lunghi anni. Nel 1986 la Corte di Appello di Milano emise sentenza di assoluzione, confermata tre anni dopo dalla Cassazione, restituendogli la libertà. Da anni, Petrilli porta avanti una battaglia per una Giustizia più umana).
“Lo hai fatto – prosegue Petrilli – in modo incisivo. Ora salvaguarda la tua vita! Io a vent’anni l’ho provato per diversi anni e lo conosco. Quindi ti capisco, lascia dei segni durissimi sulle persone. Ma ora decidi di non morire.
Interrompi lo sciopero della fame. Vorrei dirti che hai dato tanto ma rifletti anche che la vera rivoluzione oggi e’ quella pacifista, contro tutte le guerre, per un mondo migliore!
Mi permetto in questo momento delicatissimo per te di invitarti a riflettere. La vita e’ una! Interrompi lo sciopero della fame!
La tua battaglia gia’ l’hai condotta! Non arrivare alle estreme conseguenze! Io per sei anni sono stato sotto il 41 bis e so i suoi effetti. Ma e’ piu’ giusto vivere che morire! Come te non lo ha denunciato nessuno.
Non decidere di morire!”
Giulio Petrilli