Pet San Salvatore a fine 2024. Viaggio della speranza per un esame

di Marianna Gianforte | 06 Gennaio 2023 @ 06:07 | SALUTE E ALIMENTAZIONE
sinistra italiana
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L’AQUILA – Attraversare un quarto di Italia Centrale per sottoporsi a un esame importante come la Pet per un paziente che da quel macchinario saprà se è malato o meno di cancro, se ha metastasi e quale è il livello di stadiazione della malattia, è come affrontare il viaggio della speranza. E’ quel che accade in questi giorni di festività ai pazienti e alle pazienti oncologici, o presunti tali, della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, in particolare dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, ai quali Babbo Natale e la Befana hanno portato, al posto dei regali e dei dolcetti, il carbone amaro di una diagnosi tumorale. La Pet mobile della quale il San Salvatore fruisce da anni in affitto, è in manutenzione dal 30 dicembre, e ‘rientrerà’ nella disponibilità del presidio ospedaliero soltanto lunedì 9. Per quasi tutti i giorni delle festività l’ospedale è stato senza Pet per una manutenzione ordinaria programmata un anno fa, quindi perfettamente rimpiazzabile affittandone un’altra. I tumori non vanno in ferie durante le festività; ed ecco che i medici ospedalieri, in una corsa contro il tempo, si sono trovati in alcuni casi, proprio a ridosso della fine dell’anno, costretti a inviare i pazienti come pacchi di qua e di là: per arrivare alla prima Pet-Tc disponibile ci si deve spostare per decine di chilometri in un’altra Asl dell’Abruzzo, come quella teramana (che possiede una Tac fissa), o in un’altra regione, come il Molise. Spostamenti che, per gli abitanti di alcune località della provincia dell’Aquila, può rappresentare una vera traversata. Un palleggio che potrebbe, però, finire con l’arrivo della Pet-Tc fissa che la Asl 1, e il San Salvatore in particolare, aspetta da molti anni, almeno dal 2014, anno in cui la richiesta è stata formalizzata dalla Regione Abruzzo.

Il manager della Asl 1 Ferdinando Romano conferma che “la battaglia incominciata molto tempo fa” sta per arrivare a conclusione: “L’Aric, l’Agenzia regionale di informatica e committenza, sta gestendo tutto l’iter per l’affidamento ai progettisti, e ci aspettiamo che arrivi proprio in questi giorni il nominativo del professionista che dovrà preparare il progetto definitivo. Altri nominativi dei professionisti coinvolti nella progettazione sono già stati comunicati alla Asl (in particolare al direttore del dipartimento tecnico Andreassi, ndr). Il macchinario, che ha una previsione di spesa di 2,5 milioni di euro, è stato già acquistato tramite la Consip (la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana); dunque, una volta che ci sarà stato comunicato il progettista, si partirà subito con la progettazione e con i lavori”. Romano si affretta ad assicurare che “se da un punto di vista fiscale il termine ultimo della scadenza dei lavori è la fine del 2024, è chiaro che faremo tutto il possibile per completare e rendere la Pet utilizzabile ben prima di quella data”. Il manager ringrazia l’assessorato alla Sanità: “Dopo tanti anni in cui la Asl aveva chiesto la Pet soltanto con questa amministarzione siamo riusciti a ottenerla; c’è stata una lunga battaglia anche con il ministero, che non voleva autorizzarla all’Aquila: uno stallo che si è sbloccato grazie al mio impegno in prima persona”. E grazie, anche, ai fondi del Pnrr nel frattempo intervenuti. In una nota della Asl al Comune dell’Aquila del 16 dicembre scorso, tuttavia, il direttore Andreassi e il rup Alessandro Tammaro esprimono preoccupazione “sul rispetto delle tempistiche stabilite dal Pnrr”.

Risale a febbraio 2021 la notizia che l’assessorato alla Sanità aveva dato il via libera all’acquisto del macchinario di ultima generazione, aprendo le porta anche alla realizzazione della nuova Medicina nucleare e consentendo di superare la fase transitoria della Pet-Tc montata su mezzo mobile in un’area di parcheggio del presidio ospedaliero. Ricostruisce la vicenda il consigliere comunale di minoranza Paolo Romano (Italia Viva-L’Aquila nuova), che segue la questione da vicino e che ha presentato alcune interpellanze. “Tutte le direzioni Asl che si sono susseguite dal 2014 hanno chiesto alla Regione Abruzzo l’autorizzazione ad avere una Pet-Tc – spiega Romano -; sulla questione ad aprile ho depositato una interrogazione al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, massima autorità sanitaria e presidente del comitato ristretto, in merito all’acquisto dato per cosa fatta già un anno prima, del nuovo macchinario per la diagnosi dei tumori. Ma come spesso accade, scese sulla questione il silenzio”. E’ con il “fortunato arrivo dei fondi del Pnrr che, dopo ancora un anno, nel 2022, la Regione Abruzzo ha inteso investire sulle strumentazioni della Asl, tra le quali la Pet, per 2,5 milioni. Dalle informazioni in nostro possesso, l’Aric deve ancora designare i cinque progettisti che possano progettare l’opera in questione, e su cui la Asl aveva stabilito come data ultima il 31 dicembre scorso; speriamo che Aric batta un colpo”.

I lavori, da bando Pnrr, dovrebbero terminare entro la fine del 2023, per entrare in funzione nel dicembre del 2024. Nel frattempo lunedì tornerà la pet provvisoria. “Poteva esser concluso tutto con tempi diversi, più rapidamente, dato che parliamo di uno strumento importante per individuare e diagnosticare i tumori e la loro stadiazione. Ritengo che la capacità politica non stia nel saper ricevere le risorse, che tra l’altro in questo caso non sono della Asl o della Regione, ma fondi Pnrr, quanto nel riuscire a sveltire la procedura. Fortunatamente l’ex ministro alla Salute Roberto Speranza e la sua struttura tecnica hanno adottato un approccio volto al buon senso”. Così come, aggiunge Romano, “è discutibile che venga meno una Pet per manutenzione e, nello stesso tempo, viene lasciata la cittadinanza senza poter fruire di una strumentazione fondamentale”.


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