Le contestazioni mosse dalla Corte dei Conti sui mancati canoni del Progetto Case e Map, hanno fatto correre ai ripari gli uffici dell’assistenza alla popolazione, attraverso una delibera del 25 febbraio, che stabilisce come i primi a perdere il Cas, il contributo di autonoma sistemazione, saranno quelli che prima prima del terremoto, abitavano in una casa in affitto. A questi, ha detto l’assessore Fabio Pelini, verrà data la possibilità di disporre di un alloggio del Progetto case o di un Map, che si sia reso libero. Se non accettano questa condizione, invece, perderanno il contributo. Pelini ha ricordato come il Comune, sia stato virtuoso a ridurre il Cas dai 3 milioni di euro del 2011 a 1milione di euro del Gennaio 2014. Non dice però, che molti cittadini sono rientrati nelle loro abitazioni, e nonostante il censimento, la Guardia di Finanza ha richiesto le certificazioni Isee, impasticciate nella banca dati. Attualmente, per il contributo di autonoma sistemazione, il Comune fa uscire 100mila euro al mese con la delibera Cipe 135 del 2012. Pelini, inoltre, annuncia ai nostri microfoni, una futura delibera (se gliela faranno fare) riguardo allo stesso trattamento di cui potrebbero usufruire quanti sono stati messi nelle condizioni di costruirsi la casetta provvisoria, e che percepiscono egualmente il contributo di autonoma sistemazione. Ascoltiamo l’intervista a Pelini..
Servizio e testo Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio – L’Editoriale