Un continuo e serrato scambio di mail, una trattativa su importanti provvedimenti legislativi messa in piedi dal Popolo della Libertà con un interlocutore privilegiato del Vaticano: l’ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi. E’ quello che viene fuori dall’inchiesta portata avanti dal quotidiano La Repubblica. Un archivio di mail che contiene al suo interno corrispondenze ‘importanti’ anche con banchieri, vari parlamentari e altrettanti ministri.
L’intero archivio è stato posto sotto sequestro lo scorso anno dalla Procura di Napoli e solo oggi il quotidiano è riuscito a svelare qualche ‘piccante’ segreto. L’allora presidente dello Ior era diventato l’interlocutore principale di esponenti di spicco del Pdl: da Angelino Alfano a Giulio Tremonti, passando anche per l’ex viceministro Alfredo Mantovano. Gotti Tedeschi veniva puntualmente consultato su leggi importanti come l’Ici, il testamento biologico e la fiducia che il partito di Silvio Berlusconi dovrà dare al nascente governo dei tecnici guidato da Mario Monti.
Insomma, prima di fare un passo era importante, se non cruciale, avere l’appoggio dell’interlocutore del Vaticano. La Repubblica riporta interi stralci di mail che sottolineano come la corrispondenza era serrata e prioritaria. Per quanto riguarda il provvedimento sul testamento biologico è Mantovani a chiedere all’ex Presidente dello Ior di intercedere con il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale, affinchè il porporato mandasse un segnale che facesse muovere il Pdl in modo unitario su questo delicato tema. “Caro Ettore, perdonami, ma sulla questione del testamento biologico vi è necessità che dalla Cei vi sia qualche segnale”, scriveva a suo tempo l’ex viceministro. Solo dopo il lasciapassare di Gotti Tedeschi, Mantovano inviò una lettera a Bagnasco per delineare i termini e le problematiche che stavano nascendo su questo provvedimento.
Altra tematica di rilievo era quella del pagamento dell’Ici da parte della Chiesa. Qui il quotidiano rileva le missive dell’ex Presidente dello Ior inviate direttamente al Pontefice Benedetto XVI, con l’intercessione di monsignor Georg Ganswein, e al Segretario di Stato Tarcisio Bertone. In questa corrispondenza si dipinge la situazione creatasi dopo che, “nel 2010, la Commissione Europea ha avviato una procedura contro l’Italia per aiuti di Stato non accettabili alla Chiesa Cattolica.
Detta procedura evidenzia oggi un rischio di condanna per l’Italia e una conseguente imposizione di recupero delle imposte non pagate (dal Vaticano, ndr) dal 2005″. Dopo aver ben illustrato la situazione, Gotti Tedeschi elenca le tre opzioni messe in campo dall’allora ministro dell’Economia Tremonti definito con l’appellativo di “suggeritore”.
L’ex Presidente dello Ior, in una mail datata 16 dicembre 2011, elenca i tre punti focali con cui il Pdl dovrà dare la propria fiducia al governo di Monti. Senza il placet dell’uomo della Banca del Vaticano il partito di Berlusconi, stando alle rivelazioni di La Repubblica, non aveva molto autonomia di manovra. Altro punto fondamentale dell’archivio svelato dal quotidiano è quello del dissesto del San Raffaele; qui interviene l’allora uomo di Banca Intesa, il futuro ministro dell’esecutivo dei tecnici, Corrado Passera. Gotti Tedeschi interviene anche sulla nomina di Lorenza Lei a direttore generale della Rai con una missiva diretta a Tarcisio Bertone in cui invita il porporato ad interessarsi direttamente della questione.