“Nonostante sia un asino in matematica non e’ stato difficile stabilire che l’unico solidale con me sono stato io. Faccia un raffronto tra l’atteggiamento nei miei confronti e quello verso altri che hanno passato guai giudiziari nel Pd”. Lo dice Ottaviano Del Turco in una intervista a ‘Libero’.
“Mi riferisco al caso Penati. Con lui e me il partito ha usato due pesi e due misure -prosegue l’ex governatore dell’Abruzzo-. Ricordo quando Prodi mi chiamo’ alla vigilia della costituzione del coordinamento del Pd e mi disse che dovevo contribuire a formare un gruppo dirigente che non fosse solo il prodotto della storia del Pci e di un pezzo della Dc. Invce hanno assemblato apparati famelici e senza una sola buona ragione per stare insieme che non sia il potere”.
Del Turco ripercorre la sua vicenda giudizia e, tra l’altro, dice: “Il processo e’ ancora lungo, tutti dicono che la montagna di prove schiaccianti apparira’. Vedremo. In questi anni intanto hanno mandato centoquaranta rogatorie in giro per il mondo per scoprire dove fossero i soldi che avrei preso senza trovare nulla”. (Adnkronos)