di Germana D’Orazio – Riorientamento degli obiettivi: pratica applicata nelle gestione aziendale quando una perturbazione, inaspettata, cambia le condizioni di svolgimento del lavoro. Vedi anche Napolitano, Letta, Berlusconi, etc…
E’ quello che sembra essere successo alla conferenza stampa dei consiglieri regionali pd, Giovanni D’Amico e Giuseppe Di Pangrazio, indetta per rispondere a un’intervista del sindaco dell’Aquila Massimo Cialente in cui, sembra si sia messo in dubbio, l’impegno dei consiglieri regionali per avviare la ricostruzione.
Ed è così che un chiarimento in casa tra figli della stessa madre (Cialente, D’Amico e Di Pangrazio sono membri del pd), viene affidato incautamente alla stampa. Comincia una sorta di tiro al piccione in contumacia (il pennuto è Cialente), con elencazione di interventi, proposte, atti vari degli ultimi quattro anni, fino alla presentazione di una proposta di legge al consiglio regionale “L’Aquila Capoluogo d’Abruzzo ” … Si è giunti ormai alla fine del chiarimento sull’inopportunità delle affermazioni di Cialente, definite lesive dei consiglieri nella loro funzione, quando i due si accorgono di non avere davanti solo dei reggimicrofono, almeno non tutti.
All’esplicita domanda se si fosse consumata la rottura tra loro e Cialente, è cominciato il riorientamento degli obiettivi, partito dalla risposta del tutto tautologica: «la rottura del pd non dipende certo dall’Abruzzo».
I due, tra il rigidità e morbidezza di toni, dicendo e lasciando intendere, danno una botta al cerchio e una alla botte, quasi un sottotitolo di quelli della tv satirica sembra apparire ad ogni frase: «Cialente è amico nostro, ma anche no».
Cialente ha fatto delle affermazioni che ledono la professionalità dei due consiglieri, ma allo stesso tempo si capisce che le ha fatte perché ha riposto fiducia nelle persone sbagliate ed è rimasto solo.
E’ solo perché ha voluto evocare al Comune la Ricostruzione, ma allo stesso tempo Chiodi lo ha ostacolato.
Non riconosce il valore del lavoro dei suoi compagni di partito, ma gli si tengono le porte aperte per collaborare.
Nell’altalena tra condanna e assolvimento, usando un’antitesi di termini:
Una sola cosa è CHIARA, LA CONFUSIONE…
E una certezza si comincia a fare strada: il partito democratico della Provincia dell’Aquila, non è in controtendenza con quello nazionale.
Gli obiettivi dei due consiglieri, ormai riorientati sul parlare bene dell’onorevole ‘compagno’ di partito, detentore quotidiano di largo spazio sulle cronache, portano ad abbassare i toni fino a cercare il convincimento dell’uditorio che la conferenza stampa aveva solo lo scopo di presentare una proposta di legge sulla ricostruzione e che a Cialente si stava dando solo una fraterna tiratina di orecchie per il peccatuccio veniale dovuto allo stress da super lavoro.
Per fortuna che non c’erano solo reggimicrofono, almeno non tutti…