Operatori sanitari, l’89% vittima di violenza sul lavoro
di Michela Santoro | 27 Marzo 2023 @ 05:00 | SALUTE E ALIMENTAZIONE
L’AQUILA – Un evento di formazione ma anche di riflessione sugli atti di violenza contro operatori sanitari, a pochi giorni dal 12 marzo, giorno in cui, sul tema, si è celebrata una giornata nazionale.
Si è tenuta, sabato scorso, presso l’Ordine delle Professioni Infermieristiche (Opi) della provincia dell’Aquila.
Negli ultimi anni, si è assistito a casi importanti di aggressione, sfociati addirittura nell’uccisione di un medico, che hanno determinato una vera e propria emergenza sociale.
Da qui è scaturita la necessità di istituire una legge in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni, ovvero la 113 del 14 agosto 2020 che, introducendo un’ipotesi ‘dedicata’ del delitto di lesioni personali, interviene con una severa risposta sanzionatoria, indipendentemente da un’eventuale azione di denuncia dell’ operatore aggredito.
La stessa legge ha, inoltre, istituito un osservatorio al fine, tra gli altri, di monitorare gli episodi di violenza commessi ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni;
promuovere studi e analisi per la formulazione di proposte e misure idonee a ridurre i fattori di rischio;
promuovere la diffusione delle buone prassi in materia di sicurezza; promuovere lo svolgimento di corsi di formazione per il personale medico e sanitario, finalizzati alla prevenzione e alla gestione delle situazioni di conflitto nonché a migliorare la qualità della comunicazione con gli utenti.
“Gli infermieri – si legge sul depliant dell’iniziativa promossa dall’Opi – sono i professionisti della Sanità in assoluto più colpiti dagli atti di violenza sugli operatori sanitari.
L’89% è stato vittima di violenza sul lavoro e nel 58% dei casi si è trattato di violenza fisica: hanno subito violenza in generale sul posto di lavoro circa 180mila infermieri e per oltre 100mila si è trattato di un’aggressione fisica.
Le aggressioni a infermieri sarebbero circa 5.000 in un anno, anche se spesso quelle verbali non sono neppure denunciate, 13-14 al giorno in media.
Ma le mancate denunce e gli episodi non rilevati dimostrano che il numero è sicuramente sottostimato e in realtà le violenze, verbali e fisiche, sono almeno 10-15 volte più numerose”.
Ne abbiamo parlato con la presidente dell’Ordine della provincia dell’Aquila, Maria Luisa Ianni