Odissea a Tiburtina, l’overbooking lascia a piedi 11 persone dirette all’Aquila
di Alessio Ludovici | 11 Luglio 2023 @ 06:00 | CRONACA
L’AQUILA – Incredibile quello che è successo ieri presso il terminal bus di Tiburtina di Roma: undici passeggeri della corsa delle 12.05 di Gaspari Bus, che da Roma doveva raggiungere L’Aquila e poi Giulianova, sono state fatte scendere dall’autobus. Il motivo? C’erano più biglietti venduti che posti disponibili. Degli undici malcapitati molti avevano prenotato il biglietto ore se non addirittura giorni prima, e lo avevano nominativo con tanto di numero di posto assegnato.
“Ho fatto la prenotazione su Gaspari online tre ore prima” ci racconta uno dei viaggiatori, “ho fatto la fila con calma e messo a posto il bagaglio, quando sono salito ho scoperto che il mio posto era occupato. Siamo rimasti in piedi in undici”. Il viaggiatore, spazientito, ha chiesto spiegazioni sulla situazione all’autista senza ricavarne molto se non, dopo qualche battibecco, un’offerta di sedersi in un posto che improvvisamente si era liberato. Ma non era quello il punto evidentemente: “C’erano altre persone, salite prima di me o che avevano prenotato da giorni e non era accontentare me il punto”. Il punto, chiaramente, era aver venduto più biglietti dei posti disponibili.
“Dopo una ventina di minuti e dopo essersi confrontato con l’azienda l’autista ci ha fatto scendere dicendoci che sicuramente saremmo stati rimborsati e avremmo trovato posto sulla corsa successiva, che però partiva diverse ore dopo”.
“Se ne sono lavati le mani, senza neanche trovare una soluzione, con la sola assicurazione che ci sarebbe stato un posto ore dopo. Personalmente sono sconcertato dal lassismo che ho visto”. Come possa accadere una situazione simile non è chiaro. I biglietti, come detto, sono nominativi e con posto assegnato, alcuni prenotati giorni prima. Evidentemente dei biglietti vengono venduti anche su altri canali o in stazione e non c’è un efficiente sistema che li incrocia. O forse il motivo è altro. Il paradosso è che ad essere penalizzato è proprio chi ha prenotato, che si presenta giustamente con calma per non affollare il terminal, rispetto a chi magari ha comprato il biglietto in stazione all’ultimo minuto.
L’Autorità di regolazione dei trasporti ha pesantemente condannato le pratiche di overbooking, quale che ne sia l’origine, prevedendo in certi casi non solo il rimborso del prezzo del biglietto ma anche il diritto di essere trasportato, appena possibile, alla destinazione finale in condizioni analoghe e senza costi aggiuntivi o, in alternativa, prevedendo il rimborso maggiorato del biglietto.