L’AQUILA – Una cosa è certa, il coronavirus in Italia non arretra e non è scomparso, anzi: i nuovi focolai preoccupano e sono oltre 600. Secondo l’ultimo monitoraggio targato ministero della Salute e Istituto superiore della Sanità, in Abruzzo il rischio di impatto del coronavirus sui servizi sanitari è ritenuto “moderato”. Una situazione che il referente regionale per le maxi emergenze sanitarie dott. Alberto Albani definisce sotto controllo.
“Abbiamo numeri confortanti perchè mettiamo in atto un protocollo che garantisce la massima sicurezza, e il nostro indice Rt – dice Albani – rimane sotto la soglia. Situazioni circoscritte e monitorate – precisa – ma il focolaio di Chieti provocato da una festa, dove alcune persone sono finite in ospedale, dimostra che la asintomaticità non è una regola fissa. Sul numero dei tamponi – poi Albani precisa -, non è vero che ne facciamo pochi, ma li facciamo mirati. Fondamentale rimane il fatto di poter circoscrivere rapidamente la catena dei contagi, le Usca (unità speciali di continuità assistenziale) hanno proprio questo compito. Se vogliamo passare una estate tranquilla, dobbiamo adottare certi comportamenti, non si possono fare le feste con conseguenti assembramenti, se i numeri che abbiamo oggi, dovessero aumentare, allora vorrà dire che l’epidemia è ripartita”.