Nuovi centri commerciali, Albano (Pd): “L’amministrazione faccia chiarezza”
di Redazione | 01 Febbraio 2022 @ 17:02 | POLITICA
L’AQUILA – “Tre nuovi centri commerciali di media distribuzione tra il casello dell’Aquila ovest e viale Corrado IV. E’ l’ipotesi su cui starebbe lavorando l’amministrazione cittadina e su cui si sarebbe già avviato un confronto all’interno della maggioranza. ” A darne notizia è il consigliere comunale del Pd Stefano Albano.
“Già due anni fa, dopo le forti proteste della cittadinanza e delle associazioni di categoria, furono definitivamente bocciati i progetti riguardanti la realizzazione di due nuovi parchi commerciali nella periferia ovest della città – afferma Albano – L’amministrazione comunale continua a ignorare le istanze della cittadinanza e delle associazioni di categoria ipotizzando, da quanto si apprende, l’apertura di tre nuovi centri commerciali sempre in località Pettino”.
Albano si chiede come il progetto possa dirsi compatibile con il Piano del commercio approvato nel 2020 che, ricorda il consigliere, “prevede un giro di vite proprio sui centri commerciali per valorizzare i negozi e le botteghe storiche del centro. Propositi evidentemente rimasti sulla carta – osserva Albano – mentre l’amministrazione continua a valutare nuovi insediamenti commerciali in periferia e voltare le spalle ai tanti imprenditori che hanno deciso di investire nel centro storico”.
L’intervento, inoltre, “riguarda una porzione di territorio già servita da insediamenti esistenti ed eccedenti le necessità dei consumatori. Al contrario sarebbero necessarie misure mirate a rivitalizzare il tessuto economico locale e rilanciare il commercio di prossimità” .
In ultimo la mobilità. “L’apertura di nuovi insediamenti commerciali andrebbe a congestionare ulteriormente la strada statale 17, già ora tra le zone più trafficate della città. Anche sul punto – osserva Albano – la maggioranza dimostra la mancanza di una pianificazione strategica e urbana”.
“Spero che venga avviato al più presto un confronto con la cittadinanza, le associazioni di categoria e tutti i soggetti interessati – conclude Albano – Sul tema sono necessarie scelte condivise e trasparenti”.