Diventerà il Polo direzionale-commerciale di Pescara, con uffici, negozi, abitazioni, ma soprattutto i Palazzi della Regione Abruzzo a Pescara, le due ‘torri’ che avranno l’altezza massima di 12 livelli fuori terra, e poi spazi per l’istruzione, un corridoio verde che avrà la funzione di raccordare tra loro tutti gli spazi inedificati e un giardino lineare rettangolare con fontane ed elementi di arredo.
E’ il Piano particolareggiato 7, atteso dal 1993 e redatto dai nostri uffici tecnici, con il supporto dello studio di architettura Saud Project, adottato oggi dalla giunta comunale di Pescara, e che riguarda tutta l’area compresa tra via Tiburtina, il rilevato ferroviario e via Rio Sparto-strada comunale Piana, con all’interno anche le aree ex Camplone, piazza Paolo VI e la Casa circondariale, una fetta importante della città, che oggi si presenta con molti vuoti urbani e che rappresenta un’occasione importante di sviluppo ecosostenibile per il territorio.
Dopo l’approvazione ora il Piano andrà in pubblicazione per 30 giorni per la presentazione delle osservazioni nei successivi 30 giorni, quindi entro metà novembre avrà concluso tutto il suo iter e sarà pronto per l’approvazione definitiva.
Moreno Di Pietrantonio – Capo Gruppo PD, “sede della Regione, passare dalle parole ai fatti”
«Riteniamo che una generica indicazione della nuova sede della Regione all’ interno del PP7 presentato dalla giunta non sia assolutamente sufficiente e garante di una strategia che miri a una concreta realizzazione di questa importante infrastruttura per Pescara.
Chiediamo un forte e preciso intervento da parte del Sindaco e dell’Amministrazione comunale nel ribadire con atto formale la determinazione a portare avanti la realizzazione della nuova sede della Regione Abruzzo nella localizzazione originaria in via Tiburtina, sia pure con inevitabile spostamento più a sud per le prescrizioni dovute alla presenza dell’aeroporto.
Altresì, ci preme ribadire la richiesta di un forte e chiaro impegno da parte della Regione a voler realizzare questa nuova sede a Pescara e in quella zona.
Cio’ anche tenendo conto dei 2 milioni di euro che la regione Abruzzo sperpera ogni anno per pagare i fitti delle varie sedi sparse nella città di Pescara. Crediamo che quest’ opera possa essere realizzata dopo anni di promesse e trattative solo se si registra una volontà politica sia da parte del Comune che della Regione Abruzzo.
E’ ora di giocare a carte scoperte su questa questione. Vogliamo atti formali pubblici su questo impegno. E’ ora di dire basta al trattamento penalizzante che Pescara ha dovuto subire dalla Regione Abruzzo da anni e che continua con l’attuale governo di centrodestra. Pescara definita città regione per la sua importanza strategica e per il suo ruolo di traino dell’intera Regione, continua ad essere penalizzata nella ripartizione degli investimenti e delle funzioni strategiche, nell’assordante silenzio di chi dovrebbe rappresentare questa città in Regione. E’ ora che i rappresentanti regionali di Pescara si facciano finalmente sentire facendo prendere impegni al governo regionale circa le esigenze e della nostra città nell’interesse di tutti.
Abbiamo una decina di rappresentanti di Pescara in Regione, presidenti in consiglio, vice presidenti in giunta, assessori e consiglieri di centrodestra e di centrosinistra. E’ ora di rivendicare la necessità circa l’insediamento di infrastrutture fondamentali per Pescara e per l’intero Abruzzo. Si chiede un’assunzione di responsabilità di tutti per la realizzazione della nuova sede della Regione tra via Tiburtina e via Comunale Piana a Pescara».