Non versa al Comune i soldi dei buoni pasto venduti, sequestrato immobile a edicolante

di Redazione | 31 Marzo 2020 @ 10:25 | ATTUALITA'
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L’AQUILA – Non avrebbe versato al Comune dell’Aquila gli importi raccolti per i buoni pasto, che riscuoteva dai genitori dei bambini delle scuole elementari per conto dell’ente. Per questo la Guardia di finanza ha sequestrato a un edicolante un immobile del valore di circa 75 mila euro, importo pari alle somme riscosse che avrebbe dovuto versare al Comune.

L’atto cautelare emesso dal gip Guendalina Buccella è stato eseguito dai finanzieri della Compagnia di L’Aquila, nell’ambito di attività diretta dal sostituto procuratore della Repubblica, Roberta D’Avolio.

Le indagini, scaturite da una denuncia presentata dal Comune di L’Aquila – informa una nota delle fiamme gialle – hanno riguardato il “servizio di ricarica di buoni pasto per la refezione scolastica”, che lo stesso ente aveva affidato in convenzione ad individuati esercenti aquilani.

Il servizio, ormai desueto, consentiva ai genitori di ricaricare i buoni pasto per le mense delle scuole dell’obbligo, presso tabaccherie, cartolerie e edicole convenzionate, le quali, a fine mese, avrebbero dovuto riversare i relativi importi al Comune.

All’esito delle indagini è emerso che un’edicola, incassato il denaro e ricaricato i buoni pasto, tratteneva per sé le somme riscosse, maturando, tra novembre 2018 e gennaio 2019, un debito complessivo pari a 75.110,68 euro.

Nonostante le reiterate diffide ricevute dall’Ente, l’esercizio commerciale non è stato in grado di sanare la consistente posizione debitoria.

L’edicolante, quale incaricato di pubblico servizio, è stato denunciato per il reato di peculato e il relativo profitto sequestrato ai fini della successiva confisca per equivalente.


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