“Non ti preoccupare, ci sono i Vigili del Fuoco”. Quel legame con la città dell’Aquila
di Alessio Ludovici | 14 Marzo 2023 @ 06:00 | ATTUALITA'
L’AQUILA – Ieri all’Aquila, all’auditorium del Parco, l’attesa presentazione del volume “Il Corpo Nazionale Italiano dei Vigili del Fuoco. Storia, architetture e tipi d’intervento tra Guerra Fredda e XXI secolo (1982-2022)” di Piero Cimbolli Spagnesi e Marco Cavriani. Evento della Fondazione Magna Carta con il patrocinio del Comune dell’Aquila.
E’ stata l’occasione anche per ripercorre un momento, quello del 2009, che ha visto i Vigili del Fuoco protagonisti di evento spartiacque della vita del territorio ma anche del funzionamento delle istituzioni. E a proposito di protagonisti, tra gli ospiti di Gaetano Quagliariello, presidente della Fondazione, si sono rivisti tanti volti noti agli aquilani, a cominciare da Guido Bertolaso. Con lui Emanuele Prisco, Sottosegretario all’Interno, che si è collegato online, Laura Lega, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco e Guido Parisi, Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Ancora gli interventi di Pierluigi Biondi, Sindaco dell’Aquila e Fabio Dattilo, già Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Piccolo fuori programma con il torrone Nurzia regalato a Bertolaso dalla stessa Natalia.
“Abbiamo scelto l’Aquila in virtù del legame che la città ha instaurato con il Corpo dei Vigili del Fuoco durante e dopo il tragico terremoto del 2009 – spiega il presidente di Magna Carta, Gaetano Quagliariello – un legame così forte e profondo da diventare parte integrante sia della storia dell’Aquila che di quella del Corpo”.
Concetto ribadito dal sottosegretario agli interni Prisco che si è soffermato anche su un tema di stretta attualità, la scuola di formazione dei Vigili del Fuoco prevista all’Aquila: “Esiste un legame particolare tra L’Aquila e i Vigli del Fuoco e forse anche per questo si è scelta la città come sede della scuola. Stiamo cercando di accelerare l’iter per la scuola dove verrano formati i nuovi vigili. Io sono stato nei momenti successivi al sisma e va dato merito a Guido Bertolaso e a tutti gli altri e agli aquilani che hanno lavorato per mettere in sicurezza un territorio completamente devastato. L’Aquila oggi è una città europea, davvero splendida”.
“Il corpo nazionale sta correndo” ha spiegato Laura Lega, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco. “Ora nascerà un comitato per la sicurezza nazionale ed ambientale, un comitato tecnico per guardare alle sfide allo sviluppo del paese, per affrontarle in maniera moderna. Sempre in tema di transizione energetica siamo dentro il Pnrr con un grande progetto da 420 milioni per l’acquisto di nuovi mezzi green ed efficientando il patrimonio immobiliare. I cambiamenti climatici sono una realtà e ci impongono di lavorare nei territori per la messa in sicurezza”.
Fabio Dattilo, ex capo del Corpo, ha ripercorso, tra un aneddoto e l’altro, le vicende della nascente scuola dei vigili e le motivazioni che ne sono alla base nonché il ruolo giocato da molti dei presenti ieri all’auditorium. “Manca la manualità nei giovani, arrivano a 19 anni e non sanno utilizzare un trapano. Per essere Vigile del Fuoco una volta bisognava essere “del mestiere”, idraulici, falegnami tra loro erano scelti i vigili. Oggi questo non c’è più, ecco allora l’idea di allungare il periodo di scuola facendo sei mesi di formazione manuale e solo coloro che avranno questa manualità faranno poi i sei mesi successivi di formazione per diventare Vigile del Fuoco. Proponiamo anche una scuola per i tecnici della pubblica amministrazione per imparare quello che la Protezione civile ha già fatto”.
Pierluigi Biondi ha ricordato alcune sue esperienze con i Vigili: “C’era un caldo insolito i giorni del terremoto e ricordo le immagini dell’arrivo dei Vigili del Fuoco nel piccolo paese che amministravo. Iniziavano a sgomberare le macerie in quelle situazioni così complicate e uno si chiede perché facessero certe cose, perché recuperare una statua di una madonna magari di scarso valore artistico, perché liberare le macerie o recuperare oggetti di scarso valore nelle case. Si faceva perché c’era qualcosa in più rispetto a un bene, la comunità si fa anche aprendo una strada, recuperando un paio d’occhiali, un ricordo importante per il cittadino. E’ stato un grande insegnamento, dava il senso che c’era qualcuno che si preoccupava anche delle cose che andavano oltre la necessità”.
Amarcord finale con Guido Bertolaso che tra il primo giorno di giunta lombarda, di cui è assessore al Welfare, e l’appuntamento aquilano ha preferito il secondo. Bertolaso ha raccontato tanti aneddoti, come quello del Papa che voleva assolutamente visitare Onna con Bertolaso stesso alla guida della macchina del papa. “Ma siamo sicuri?” la domanda del pontefice a Bertolaso: “Non si preoccupi, ci sono i vigili del fuoco” la risposta dell’allora capo della Protezione Civile.