Neve e sicurezza, il bilancio 2021-2022 del servizio Meteomont

di Marianna Gianforte | 03 Maggio 2022 @ 06:00 | AMBIENTE
METEOMONT
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L’AQUILA – Sulla maggior parte delle dorsali montuose dell’Appennino centrale la neve è relegata ai soli anfiteatri e pendii sommitali con esposizione nord e nordorientale, ma continua la stagione scialpinistica su Gran Sasso e sulla Majella. Proprio sui versanti delle due catene montuose con le maggiori alture e insidie si concentra in questi giorni l’attività delle pattuglie degli esperti neve e valanghe del centro servizio Meteomont dell’Aquila. Dagli ultimi rilievi eseguiti dai carabinieri forestali del servizio Meteomont di Abruzzo e Molise e pubblicati sul sito istituzionale emerge “un quadro di sostanziale stabilità del manto nevoso, che ha assunto connotati primaverili ovunque”. Tuttavia, sottolinea il report, “le insidie non mancano a causa soprattutto di uno zero termico non alto (per il periodo) e del relativo, consistente rigelo notturno del manto che, in particolare nelle prime ore del giorno, richiedono adeguate attrezzature e preparazione per la progressione, stante il pericolo di scivolamento”. I carabinieri forestali mettono in guardia anche sulla caduta di sassi, che diventano “instabili per le escursioni termiche soprattutto nei canaloni, in particolare lungo le ‘Rave’ della Majella”.

Intanto il servizio Meteomont dei carabinieri forestali dell’Abruzzo e del Molise diffonde il bilancio della stagione 2021/2022 sugli impianti sciistici e nelle zone montane: dopo il lungo periodo di pandemia c’è stata, infatti, una forte ripresa del turismo della neve anche fuori dalle piste. La stagione ha goduto di una grande riscoperta da parte soprattutto di persone – famiglie in moltissimi casi – provenienti non solo dall’Aquilano e dall’Abruzzo, ma anche dal Lazio e dalla Campania ogni fine settimana, che hanno letteralmente invaso con ciaspole, bob, sci da fondo e da alpinismo, scarponi, le zone intorno alla piana di Campo Felice, dell’altopiano delle Rocche e di Campo Imperatore.

Il responsabile del centro Meteomont Appennino centrale dell’arma dei carabinieri, Niccolò Giordano, spiega che non è ancora il momento di abbassare la guardia sulla neve e che “la stagione invernale, in sostanza, non finisce mai”:

“La montagna dev’essere affrontata sempre con una certa cura e attenzione, durante tutto l’anno, avendo sempre chiari i propri limiti. Riconoscendo quando ci si sta avvicinando in un ambiente ostile: la montagna è libertà, ma sempre tenendo conto del rischio verso cui possiamo andare. Affrontare, ad esempio, un contesto ambientale, un percorso, con ‘leggerezza’, con ‘sicurezza’ perché magari lo abbiamo fatto tantissime volte, non deve farci mai abbassare la guardia. In questo momento il manto nevoso, eccetto alcune zone in quota come la Majella, non presenta distacco di valanghe; gli ultimi bollettini si attestano su temperature di uno o due gradi (dunque pericolo mediobasso, ndr). Questa è la stagione delle ‘traversate’ in quota, piacevoli grazie alle belle giornate primaverili: attenzione ai canaloni, quando ci si avvicina occorre cercare di capire con estrema cautela quali sono le condizioni, se si può scendere in sicurezza o se è il caso di tornare indietro. Andando, ad esempio, in compagnia di persone esperte che possano dirci se procedere o meno. Naturalmente, la prima regola è controllare, prima di affrontare la montagna con gli sci o a piedi, controllare le condizioni meteorologiche e valutare i propri limiti fisici e mentali”. 

Il servizio Meteomont ricorda l’introduzione delle nuove norme introdotte per migliorare la sicurezza in montagna: “L’introduzione dell’assicurazione obbligatoria per gli sciatori e l’allargamento dell’uso del casco protettivo – spiegano i carabinieri forestali – , obblighi che non devono essere intesi come restrizioni alla libertà, ma come importanti strumenti per vivere il tempo libero con ancora maggiore tranquillità”.

Sulle piste da sci è fondamentale la presenza delle forze dell’ordine, che hanno anche il compito di assicurare il rispetto delle regole e il soccorso in caso di incidenti: un impegno significativo dei carabinieri forestali, da dicembre fino ai primi di aprile, insieme ai carabinieri della linea territoriale e alle altre forze di polizia.

Tra le attività effettuate: nel comprensorio Aremogna – Pizzalto – Monte Pratello (Comuni di Roccaraso e Rivisondoli), dove i carabinieri forestali hanno controllato 1.096 persone, prestato aiuto ad 88 utenti in difficoltà e soccorso 22 sciatori; nel comprensorio di Campofelice, meta abituale di molti turisti che provengono dalla Capitale, dove sono stati rilevati nei servizi specifici 8 scontri tra sciatori e 3 fra sciatori e slittino con necessità di trasporto in elisoccorso in considerazione della gravità degli incidenti e dei traumi riportati; nel comprensorio di Campo Imperatore, frequentato in maniera significativa anche da appassionati di sci alpinismo, con 68 interventi di soccorso e l’elevazione di 78 verbali per mancato rispetto delle regole di comportamento; nel comprensorio di Passolanciano, in provincia di Chieti, dove sono stati effettuati 112 controlli su persone, 40 soccorsi e sono stati elevati 78 verbali.

A tutto questo si aggiunge l’attività, dalla legge affidata all’arma dei carabinieri, di controllare la stabilità del manto nevoso e valutare il pericolo valanghe, svolta, appunto, attraverso il servizio meteomont (per l’Appennino centrale le attività sono gestite e coordinate dal centro settore Meteomont con sede all’Aquila). 

I dati rilevati e le previsioni elaborate sono pubblicati giornalmente sul sito Meteomont e sulla omonima app, e diffusi tramite la stampa e gli enti impegnati sulla sicurezza pubblica. Sono stati 120 i bollettini emessi nella stagione invernale appena conclusa, caratterizzata da precipitazioni nevose meno abbondanti rispetto alla precedente. Nell’arco temporale che interessa tutta la stagione invernale e parte di quella primaverile (novembre 2021–aprile 2022), i giorni nei quali sono occorsi eventi valanghivi sono stati 25 in Abruzzo e altrettanti in Molise.


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