Nero e verde, i colori della città dal grande terremoto del 2 febbraio 1703

di Alessio Ludovici | 02 Febbraio 2022 @ 06:10 | RACCONTANDO
nero e verde
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L’AQUILA – Nero e verde, lutto e speranza, forse la testimonianza più evidente e diretta di uno dei grandi terremoti che ha colpito il territorio e la città dell’Aquila. Era il 2 febbraio 1703, 319 anni fa, quando in piena mattina, al culmine una lunga serie di scosse che interessarono il territorio nei mesi precedenti,  un violento terremoto colpì L’Aquila. 

La serie di eventi era cominciata in ottobre, con epicentro stimato tra Norcia, in Umbria e Montereale, in Abruzzo. Una nuova replica il 14 Novembre 1702. Quindi il 14 Gennaio 1703 la prima grade scossa di magnitudo 6.8, che colpisce, e distrugge, Montereale con 800 vittime su circa 1000 abitanti.zo, bottomo

Infine il 2 febbraio. L’Aquila. E’ la Candelora, giorno di benedizione delle candele, la religione cattolica celebra la Presentazione di Gesù al Tempio. Le chiese sono gremite quando arriva la grande scossa, magnitudo 6,7 pari al X grado della scala Mercalli. Muoiono più di 6.000 persone, 2.500 solo a L’Aquila, e di questi ben 800 nella Chiesa di San Domenico

Non sono solo il nero e il verde. A cambiare da quell’anno è anche il carnevale aquilano che inizierà sempre dopo il 2 febbraio.

«La nobile, ricca ed antica città di Aquila, capitale della provincia di Sannio, la quale e per gli magnifici templi e per li sublimi palazzi e per lo numero dei nobili e per la ricchezza era la più illustre fralle altre città del regno Napoletano; tutta è già diroccata ed adeguata al suolo, né altro vi resta che la facciata del tempio di S.Bernardino, e le esterne fortificazioni di Castro, mentre gli altri edifizii sono stati atterrati.»

Anche il primo cittadino dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha voluto ricordare il 2 febbraio 1703: “Per celebrarne la memoria – scrive Biondi su Telegram – fu edificata la chiesa di Santa Maria del Suffragio, detta anche Anime Sante. Da allora, i colori dell’Aquila non furono più bianco e rosso.”

 


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