Nel 2020 morti 15,6% in più rispetto cinque anni precedenti
Secondo dati ISTAT anche per effetto della pandemia
di Redazione | 07 Marzo 2021 @ 12:13 | ATTUALITA'
ROMA – Nel 2020 in Italia sono morte 746.146 persone, 100.526 in più rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Un incremento del 15,6 per cento che varia molto a seconda del periodo analizzato e delle singole regioni o province. I numeri sono dell’ISTAT, l’istituto nazionale di statistica, che da aprile scorso pubblica un rapporto mensile intitolato “Impatto dell’epidemia COVID-19 sulla mortalità 2020” realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Il periodo da febbraio alla fine di maggio del 2020 è stato caratterizzato da una rapida diffusione del coronavirus con una concentrazione dei decessi prevalentemente nelle regioni del Nord, in particolare in Lombardia. Dalla fine di settembre il numero dei nuovi positivi è tornato ad aumentare fino alla fine di novembre, con un aumento della mortalità diffuso in molte regioni. Durante la prima ondata, in Lombardia c’è stato un aumento dei decessi del 111,8 per cento rispetto alla media dei cinque anni precedenti, mentre per tutte le altre regioni del Nord l’incremento dei morti tra marzo e maggio è stato compreso tra il 42 e il 47 per cento. Il Veneto, che ha affrontato la prima fase dell’epidemia con più efficacia rispetto alla Lombardia, ha registrato un eccesso di decessi del 19,4 per cento.A partire dalla metà di ottobre si notano gli effetti della cosiddetta seconda ondata: ci sono stati 213mila morti in tutta Italia, 52mila in più rispetto alla media degli ultimi cinque anni. In molte regioni, negli ultimi tre mesi del 2020 la sovramortalità ha superato anche quella della prima ondata: in Valle d’Aosta (+63,7% rispetto al +42,6% del trimestre marzo-maggio), in Piemonte (+53% rispetto al +47,5%), in Veneto (+44,4% rispetto al 19,4%), in Friuli Venezia Giulia (+45,6% a fronte del +9,0%), nella provincia autonoma di Trento (65,4% vs 53,1%).Durante le due ondate dell’epidemia è morto il 40 per cento in più delle persone con più di 80 anni rispetto alla media dei cinque anni precedenti. L’eccesso di decessi più accentuato si rileva nella prima ondata per gli uomini con più di 80 anni e residenti nel Nord (+74%, mentre per le donne l’aumento è stato del 62%). Durante l’ultimo trimestre del 2020, invece, l’eccesso di mortalità tra gli uomini più anziani residenti al Nord si è ridotto scendendo al 52,9% (42% per le donne).