di Fabio Iuliano – E’ morto nella sua abitazione a Scutari l’operatore italo-albanese Zef Muzhani. Ha vissuto e lavorato a lungo all’Aquila, collaborando con varie testate televisive locali tra cui Onda Tv e TvUno. Esperto di cinema, ha portato avanti una serie di rassegne dedicate a film d’autore con l’associazione Cinecircolo Oltrelosguardo di cui era presidente. Di recente aveva lavorato al progetto editoriale Tiko Tv. In città era molto conosciuto negli ambienti accademici grazie anche al suo impegno nella Cappella universitaria. Aveva 40 anni, 26 dei quali li ha spesi in Italia. Il giovane è stato colpito da un malore e non si è più ripreso. Quando i suoi familiari sono tornati a casa era già troppo tardi. In molti lo ricordano con affetto sui social network. Questi per lui sono stati anni molto difficili nel capoluogo, tra crisi, terremoto e complicazioni legate allo sfruttamento del lavoro precario. (La foto qui sotto è di Raniero Pizzi)
Sul web c’è chi lo ricorda così:
È strano come alcune persone riescano, con la loro vita, a creare un’atmosfera.Passioni, coraggio, umiltà, talento e forza si propagano, si diffondono, rimbalzano da una persona all’altra. Come il vento di primavera e l’odore del mare, l’aura che emanano ha il potere di iniettare speranza e fiducia in chiunque abbia voglia di respirarla.
È molto banale prendere piena coscienza di tutto questo quando quelle persone non ci sono più.
Macerie si sommano a macerie sotto sorrisi buoni che fluttuano leggeri.