Munda, inaugurata la mostra sul Maestro di Campo di Giove
di Alessio Ludovici | 26 Maggio 2023 @ 06:00 | CULTURA
L’AQUILA – Dopo 121 anni, un importante tesoro artistico è finalmente stato riunito nel Museo Nazionale d’Abruzzo: è la Custodia della statua di Sant’Eustachio, realizzata dal Maestro del Campo di Giove, trafugata nel lontano 1902 dalla chiesa omonima nella cittadina abruzzese. La mostra “Il Maestro di Campo di Giove. Ricomporre un capolavoro”, curata da Federica Zalabra e Cristiana Pasqualetti, sarà l’occasione per ammirare tredici delle sedici tavolette che un tempo adornavano la Custodia, insieme alla statua di Sant’Eustachio che era al suo interno.
Ad inaugurare la mostra, ieri, la stessa direttrice del Munda, Federica Zalabra, il vicesindaco della città dell’Aquila, Raffaele Daniele, il sindaco di Campo di Giove, Michele Di Gesualdo. Daniele ha ricordato l’importanza del Munda e dell’arte per lo sviluppo della città auspicando un ruolo ancora più centrale non appena saranno finiti i lavori del castello cinquecentesco. Un’occasione di promozione del territorio ha spiegato invece il sindaco di Campo di Giove.
Dopo la scomparsa, i dipinti pregiati sono stati ritrovati gradualmente sul mercato antiquario, e ora ben otto di essi fanno parte delle collezioni del Museo Nazionale d’Abruzzo (MuNDA). Nel corso dell’ultimo anno, quattro nuove tavolette sono state acquistate a Colonia dalla Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, grazie alla collaborazione con la Direzione generale Archeologia belle arti e paesaggio, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e la casa d’aste Lempertz. Questa preziosa collaborazione ha reso possibile il loro rientro in Italia.
Il prestito della statua lignea policroma di Sant’Eustachio, grazie alla generosa concessione della Diocesi di Sulmona-Valva, ha permesso di completare virtualmente il restauro di tutti i frammenti finora rintracciati che componevano la Custodia, opera realizzata intorno al 1370 dall’anonimo Maestro.
L’esposizione offre ai visitatori l’opportunità di ammirare la straordinaria statua e tredici delle sedici tavolette, riunite per la prima volta dopo la loro dispersione. Ma non è tutto: grazie alla collaborazione con la Diocesi di Sulmona, il Museo Nazionale d’Abruzzo ha ottenuto il prestito di altre cinque tavolette appartenenti a una collezione privata milanese, permettendo così una ricostruzione virtuale dell’opera originale del Maestro di Campo di Giove.
Per rendere l’esperienza di visita ancora più coinvolgente e accessibile, sono state adottate diverse soluzioni innovative. Una ricostruzione virtuale della Custodia consente di ammirare l’opera nella sua forma originale, mentre un video animato racconta la storia di Sant’Eustachio in modo coinvolgente per i più piccoli. Grazie a un’applicazione dedicata, è possibile esplorare scientificamente le opere attraverso indagini multispettrali. Inoltre, tre pannelli tattili sono stati realizzati per consentire alle persone non vedenti di percepire l’opera attraverso una modellazione digitale sviluppata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.