Moda/sostenibile e made in Italy: il racconto dello studente/imprenditore
di Redazione | 10 Settembre 2020 @ 10:48 | FASHION
Stefano, 22 anni ancora da compiere, e un’idea in mente. È l’inizio di una storia nata tra i banchi dell’ITS Sistema Moda di Pescara, la scuola post-diploma di alta specializzazione tecnologica che vede un giovane abruzzese perfezionare il proprio estro creativo e concretizzare un sogno: aprire un proprio brand interamente per il mercato del lusso.
Nasce così Italikush: uno streetwear sostenibile, arricchito dalla qualità 100% Made In Italy. “L’imput che ha fatto nascere in me l’idea , racconta Stefano Vichi , è stato dato dal percorso di studio svolto in ITS nell’ indirizzo Modellista 4.0, grazie alle lezioni teoriche e pratiche di materie specifiche del settore, come la sostenibilità, l’eco-design, modellistica 3D e merceologia tessile.”
E così il ragazzo di Collecorvino, paese dell’area vestina, inizia a concretizzare il sogno dell’autoimprenditorialità. Svolge i due periodi di stage formativi previsti nel piano formativo della scuola di moda, in aziende di alto rilievo sia per l’aspetto sartoriale che di stamperia, affinando così le tecniche di lavorazione apprese in aula direttamente sul campo: “tecniche, insegnamenti e opportunità che difficilmente vengono elargiti in altri corsi formativi” dichiara il giovane stilista.
Oggi Stefano aspetta di concludere il proprio percorso di studi con l’esame di stato finale, come previsto nei percorsi ITS, appuntamento slittato a causa della pandemia, ma che di certo non ha rinviato il lancio della sua collezione, prodotta interamente in Italia, grazie a dalle piantagioni di canapa e bambù da cui si ricava un pregiatissimo tessuto dalle mille proprietà.
“La mission di Italikush ,prosegue Vichi , è di valorizzare in tutto il mondo l’alta manifattura Made in Italy, e i tessuti biodegradabili in canapa e bambù.” I capi, decorati con stampe in alta definizione che caratterizzano i prodotti sono fatte anch’esse in Italia, con processi certificati ed ecosostenibili grazie all’impiego delle più recenti tecniche che assicurano, inoltre, una durata nel tempo e ai lavaggi, oltre che il rispetto dell’ambiente, tema non di second’ordine nel settore del fashion.
“Questo percorso di studi ,conclude il diplomando, mi ha particolarmente sensibilizzato al tema della sostenibilità e al fattore ambientale, sviluppando un’anima totalmente green, a partire dalla scelta del tessuto di canapa e bambù, biodegradabile e dalle innumerevoli proprietà benefiche, alla scelta delle modalità di stampa e tintura, fino allo sviluppo di un metodo di lavoro che riduca al minimo gli sprechi.”
Grande la soddisfazione del Presidente della Fondazione ITS Moda Giovanni Di Michele e del coordinatore Gaetano Grima. “Nel piano didattico , commenta il coordinatore Grima ,abbiamo inserito anche moduli di orientamento al lavoro, nonché marketing e management, che possano essere d’aiuto ai giovani studenti per immettersi nel mondo del lavoro consci delle normative ad esso legato oppure, come nel caso di Stefano, e di altri ragazzi e ragazze, fornire le basi per l’avvio di attività di autoimprenditorialità”