Ministero, Scuola: via libera a attività estive ma i docenti insorgono sui social

di Redazione | 29 Aprile 2021 @ 06:00 | ATTUALITA'
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Un Piano per l’estate da 510 milioni di euro per consentire a studentesse e studenti di recuperare socialità e rafforzare gli apprendimenti, usufruendo di laboratori per il potenziamento delle competenze (ad esempio Italiano, Matematica, Lingue), di attività educative incentrate su musica, arte, sport, digitale, percorsi sulla legalità e sulla sostenibilità, sulla tutela ambientale si articoleranno in 3 fasi, da giugno a settembre.

Lo ha messo a punto il Ministero dell’Istruzione, guidato dal Ministro Patrizio Bianchi, con l’obiettivo di utilizzare i mesi estivi per costruire un ponte verso il prossimo anno scolastico, attraverso un’offerta che rappresenta una risposta alle difficoltà emerse nel periodo della pandemia, ma che intende anche valorizzare le buone pratiche e le esperienze innovative nate proprio durante l’emergenza.

Un sito con la raccolta delle informazioni, un help desk dedicato alle scuole, una campagna informativa e partecipativa, anche sui social, con l’hashtag #lascuoladestate, saranno i principali strumenti a disposizione.

Intanto sui social si è acceso il dibattito e una larga fetta di docenti si è detta contraria all’iniziativa.

L’invito è quello a non dare la propria disponibilità a questa proposta che arriva dopo un anno scolastico ancora più faticoso dei precedenti, visto che, tra Covid e didattica a distanza, il livello di stress è notevolmente aumentato.

 ‘Non siamo fancaz…., non siamo macchine’

docenti, da quanto si legge sui social, sono stufi di essere considerati dei ‘fanca….sti’, sottolineando come dopo un anno di scuola, sono stanchi non solo i docenti, ma anche gli studenti, sono stanchi tutti. Si sottolinea come le parole ‘scuola’ ed ‘estate’ nella stessa frase facciano semplicemente rabbrividire. Con la stanchezza, non può esserci vero apprendimento: gli studenti sono stanchi, stanchi soprattutto di vedere i loro insegnanti.

Si tratta di una proposta, secondo quanto viene riportato sui social, avrebbe solamente lo scopo di fare propaganda per eliminare gli ormai celeberrimi ‘tre mesi di vacanza‘ che, puntualmente, vengono accostati alla categoria dei docenti. ‘Non siamo macchine’ – si legge – perché per fare bene il proprio mestiere, bisogna anche ricaricarsi e di staccare per un po’. Altro che rischio burn-out, tutti finirebbero per impazzire sul serio. 

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Il Piano

Le attività del Piano si articoleranno in tre fasi:

  1. Fase I, potenziamento degli apprendimenti (a giugno): sarà dedicata al rinforzo e al potenziamento degli apprendimenti attraverso attività laboratoriali, scuola all’aperto, studio di gruppo, da effettuare anche sul territorio, con collaborazioni esterne o con il terzo settore.
  2. Fase II, recupero della socialità (luglio e agosto): proseguiranno le attività di potenziamento degli apprendimenti che saranno affiancate più intensamente da attività di aggregazione e socializzazione in modalità Campus (con attività legate a Computing, Arte, Musica, vita Pubblica, Sport). Ci saranno moduli e laboratori di educazione motoria e gioco didattico, canto, musica, arte, scrittura creativa, educazione alla cittadinanza, debate, educazione alla sostenibilità, educazione all’imprenditorialità, potenziamento della lingua italiana e della scrittura, potenziamento delle competenze scientifiche e digitali (coding, media education, robotica). Le attività potranno svolgersi in spazi aperti delle scuole e del territorio, teatri, cinema, musei, biblioteche, parchi e centri sportivi, con il coinvolgimento del terzo settore, di educatori ed esperti esterni;
  3. Fase III, Accoglienza (settembre, fino all’avvio delle lezioni): connessa con le precedenti, sarà di vero e proprio avvio del prossimo anno scolastico. Proseguiranno le attività di potenziamento delle competenze e di accompagnamento di studentesse e studenti al nuovo inizio.
    Le scuole programmeranno le attività all’interno degli organi collegiali e informeranno le famiglie. La partecipazione da parte di studentesse e studenti sarà su base volontaria. Le attività si svolgeranno nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid.

 


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