Minaccia la ex con coltello per fare sesso, albanese in manette

di Redazione | 26 Marzo 2020 @ 15:13 | ATTUALITA'
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L’AQUILA – Nonostante le restrizioni imposte dal governo per contrastare l’emergenza Coronavirus, che obbligano tra le altre cose a restare in casa, e nonostante fosse sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa e all’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria, ha costretto l’ex compagna ad avere un rapporto sessuale sotto la minaccia di un coltello.

Per questo un albanese di 31 anni, L.M., è finito in manette all’Aquila.

Gli agenti della Mobile hanno eseguito l’arresto ieri sera dopo che il giudice per le indagini preliminari, Guendalina Buccella, su richiesta del sostituto procuratore Stefano Gallo, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare.

L’attività – informa una nota – scaturisce nell’ambito dei servizi predisposti dalla Questura, a tutela di persone particolarmente vulnerabili, nei confronti di coloro che si macchiano di reati percepibili come intensamente allarmanti da parte della società civile.

La donna aveva presentato la querela il 7 marzo. Le investigazioni della Sezione specializzata nei reati contro la persona e nella tutela dei minori della squadra Mobile sono riuscite ad acquisire precisi e oggettivi indizi di colpevolezza dell’uomo, in ordine alla commissione di violenza sessuale, atti persecutori e violenza privata nei confronti vittima.

La cattura si è rivelata particolarmente difficile visto che l’uomo, irregolare in Italia, era tornato in Albania per poi rientrare clandestinamente in Italia.

I poliziotti, a seguito di mirati servizi di osservazione, hanno rintracciato L.M. nel comune di L’Aquila, sequestrando, nel corso della perquisizione personale e domiciliare, circa 15 grammi di cocaina, già suddivise in dosi: per questo dovrà rispondere anche di illecita detenzione di stupefacenti.

“Il risultato è frutto di un ottimo lavoro di squadra degli attori della sicurezza, l’autorità giudiziaria e la Polizia di Stato, che, nel conferire certezze investigative, sempre più adottano particolare attenzione alle azioni di contrasto alla violenza fisica e psicologica portata contro vittime vulnerabili”, commenta in una nota il questore, Gennaro Capoluongo. “L’impegno è quello di continuare ad offrire il massimo aiuto a supporto delle vittime di questi odiosi delitti, nell’ottica di considerare le Istituzioni sempre più vicine alla gente”.

La Procura della Repubblica, guidata dal procuratore Michele Renzo, ha peraltro costituito una apposita task force dedicata al contrasto del fenomeno dei maltrattamenti, che in questo periodo – come ha denunciato anche il Centro Antiviolenza – sta avendo una preoccupante contrazione di denunce.


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