

L’AQUILA. Aveva vessato un coetaneo in una chat Lgbt per spingerlo a un incontro sessuale e con la minaccia di fare del male a lui e alla sua famiglia; ora F.C., aquilano di 21 anni, va a processo a Lanciano. A riportarlo è Il Messaggero L’Aquila.
Secondo il racconto della vittima del ricatto, sarebbe stato sufficiente un messaggio di saluto inviato in una chat Lgbt a un account privo di foto e d’indicazioni a indurre il 21enne a mettere in atto la sua intenzione vessatoria e ad avanzare minacce esplicite. Dopo ore d’insistenze e minacce, la vittima ha denunciato il 21enne – che è agli arresti domiciliari da novembre – ai carabinieri della stazione dell’Aquila, diretta dal luogotenente Benedetto Paolucci. Di qui, l’avvio delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Roberta D’Avolio.