Meteo, per Bernardi “In arrivo il grande freddo e una settimana col tizzone”
di Redazione | 01 Aprile 2023 @ 08:58 | AMBIENTE
L’AQUILA – Molto attesa la diretta meteo tenuta ieri sera dal noto meteorologo aquilano Stefano Bernardi che preannuncia un tempo non favorevole a Pasqua. Così Mauro Nardella: “I moltissimi che l’hanno seguita hanno dovuto prendere però contezza della difficilissima attività previsionale prospettabile per le giornate di Pasqua e Pasquetta. A doversi confrontare, infatti, proprio in prossimità della giornata della resurrezione di Cristo, saranno due autentici baluardi atmosferici quali l’alta pressione (vogliosa di prendere il posto facendo seguito ad un peggioramento del tempo previsto a partire da oggi) e un insidioso vortice freddo il quale, qualora dovesse vincere sull’alta pressione, il periodo considerato lo potrebbero addirittura fare ricordare più come Natalizio che Pasquale.
Insomma per l’occasione potremmo ritrovarci di fronte ad un autentico scontro tra titani. Ci sarà, quindi e per forza di cose dovremmo dire, da sciogliere la prognosi che allo stato risulta ancora riservatissima.
Nel frattempo, però, il ritorno del freddo ci sarà e lo avvertiremo in tutta la sua intensità a partire da domenica 2 Aprile. Infatti una perturbazione atlantica, che sta per arrivare, sarà seguita da una rimonta dell’alta pressione in senso meridiano. Questo favorirà la discesa, sul suo bordo orientale, di una massa d’aria molto fredda di origine artico-continentale. l’Italia sarà colpita in pieno da correnti nord orientali in grado di produrre un vero tracollo termico. Ci sarà da capire se tale perturbazione sarà foriera di precipitazioni di una certa portata o meno. Secondo Bernardi le precipitazioni, qualora ci dovessero essere, sarebbero più il frutto di instabilità dovuta all’impatto tra il freddo e il sole oramai alto di Aprile che la conseguenza di una ciclogenesi che al momento sembrerebbe essere scongiurata o quanto meno relegata alle zone ioniche. Le eventuali precipitazioni, considerate le basse temperature che si andranno ad instaurare, non sarebbero da escludere possano addirittura produrre rovesci nevosi a quote finanche collinari.
Insomma Aprile inizierà, dal punto di vista meteorologico, con fisionomie più simil invernali che primaverili.” Conclude Nardella.