Memoria della Shoah e moniti per il futuro, all’Aquila una giornata contro l’odio

di Alessio Ludovici | 28 Gennaio 2022 @ 06:00 | RACCONTANDO
Memoria shoah
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L’AQUILA – “Ricordo Storia Futuro”. E’ il titolo dell’evento, organizzato dalla Regione Abruzzo in collaborazione con il Comune dell’Aquila, in occasione della Giornata della Memoria che si è svolto ieri 27 gennaio, all’Auditorium del Parco, all’Aquila con le scuole di tutta la Regione che hanno seguito l’iniziativa online.

Dopo i saluti istituzionali del Presidente Marco Marsilio, quelli del sindaco Pierluigi Biondi, un intervento appassionato tra citazioni di Anna Franck, Guccini e Vecchio e l’invito ai ragazzi a non disperdere la propria curiosità. Marsilio ha ringraziato “le istituzioni e ai dirigenti scolastici, ai docenti e più in generale al mondo della “scuola”, che ha un compito basilare nella formazione di una cultura che, memore del passato, possa costruire le fondamenta per un futuro privo di ingiustizie e discriminazioni.”

Il sindaco Biondi ha ricordato che L’Aquila ha già conferito la cittadinanza a Liliana Segre e annunciato che a marzo ci sarà un evento con l’Ambasciata di Israele per ricordare i Giusti. “La memoria – ha dichiarato il sindaco – non è soltanto il recupero della storia di un luogo o di un popolo. Riconoscere la propria identità significa riconoscere le altre identità e i loro diritti. Riconoscere la memoria attraverso l’identità è apertura al prossimo, rifiuto dell’intolleranza, della concezione che qualcuno in quanto differente da noi sia inferiore o non abbia le stesse nostre prerogative. In questa terra conosciamo bene l’importanza preziosa del recupero dell’identità con cui la comunità contribuisce ad affermarsi. La memoria è una premessa di libertà: quando è condivisa e matura è elemento essenziale per la convivenza civile.”

Ad accompagnare gli interventi, sono seguiti quelli dell’assessore regionale all’istruzione Pietro Quaresimale, della direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Antonella Tozza, di Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma e Alberto Di Castro, della Fondazione beni culturali ebraici in Italia, la musica della violoncellista Flavia Massimo e pillole di teatro a cura dello Spazio Rimediato e dell’Associazione culturale Ricordo. 

Un momento di riflessione e approfondimento storico-culturale per gli studenti ma non solo, questo della Giornata della Memoria. Futuro, appunto. Lo ha spiegato la direttrice Tozza il senso di questa parola nel contesto dell’evento. “Quello che è accaduto può avere una recrudescenza, può accadere di nuovo, per questo è importante ricordare.” E i segnali, ha proseguito la direttrice, sono molteplici, l’odio è strisciante nella nostra società e moltiplicati dalla cassa di risonanza del web. “L’hate speech sono il prodromo della violenza”. La Tozza ha anche sottolineato l’importanza delle linea guida contro l’antisemitismo elaborate del Ministero dell’Istruzione. 

In mattinata, in Prefettura, c’è stata invece la consegna delle medaglie d’onore medaglie ai familiari di due militari deportati ed internati, alla presenza dei rappresentanti dei comuni di residenza. Un riconoscimento morale del loro sacrificio e monito e ricordo per le future generazioni ha ricordato Franca Ferraro, vicario del Prefetto Torraco. I due insigniti sono Lorenzo Maceroni di Borgorose e Riccardo De Simone di Collebrincioni. Entrambi militari, Maceroni internato nel campo di Stalag I A, De Simone per quasi due anni a Sandbostel, Dora e Buckenwald. Entrambi deportati dopo il fatidico 8 settembre. Storie difficili, spesso celate ai parenti stessi per anni. L’emozione delle famiglie è palpabile e Gabriele, nipote di Riccardo, quanto sia stato difficile fare i conti con la vicenda e metabolizzarla nel corso del tempo.


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