L’AQUILA – Quando è arrivato il Covid lo scorso febbraio, i medici di famiglia sono stati la categoria che più delle altre ha dovuto arrangiarsi da sola per fronteggiare l’emergenza. Dopo mesi, per forza di cose, si ritrovano ancora sotto pressione. “A L’Aquila abbiamo parecchi positivi per lo più asintomatici – racconta a Laquilablog Vito Albano segretario della Fimmg (Federazione Italiana Medici Medicina Generale) che possono rimanere a casa. La situazione del tracciamento, però, rimane abbastanza complicata, nonostante il lavoro incessante della Asl. Non bisogna precipitarsi a fare il tampone, ci sono regole da rispettare – sottolinea Albano – altrimenti non sarà possibile smaltire e governare la situazione. Oggi riscontriamo difficoltà a fare i tamponi nei tempi previsti e soprattutto ad assicurare le visite a domicilio. L’assistenza a casa del paziente con la presenza della medicina del territorio, ha avuto pochi strumenti. Anche se è stato aumentato il personale, questo non sarà sufficiente a reggere il carico”.