L’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi chiede al Senato di votare contro il suo arresto nella votazione prevista mercoledì prossimo. “Non ci sono gli elementi sul pericolo di fuga e della possibilità di inquinamento delle prove e della reiterazione del reato. Di scritto sulla richiesta del mio arresto c’é solo che io parli con i media, con riferimento al maledetto colloquio privato trasmesso da un bandito su ‘Servizio Pubblico’”, dice a SkyTg24, intervistato da Maria Latella.
”Non credo ci sara’ un patteggiamento. Devo recuperare onorabilita’ e dignita’ rispetto alla mia famiglia ed al Paese, e non patteggero’ assolutamente”, dice Lusi. ”Se mi vogliono mandare in carcere per non farmi parlare e’ una motivazione strana e un po’ abnorme. Mi fido completamente della magistratura, e son sicuro che alla fine la verita’ verra’ a galla”.
Lusi rileva che “qualcuno ancora mi è rimasto vicino”, anche se non ne fa il nome. E si dice “preoccupato per mia moglie e i miei figli. Se vado in carcere e mia moglie resta ancora ingiustamente agli arresti domiciliari – osserva – sono preoccupato per loro”. E si professa “innocente per associazione a delinquere ed illecito traffico di beni”.
Ove il Senato dovesse autorizzarne l’arresto, Luigi Lusi sostiene di avere “un’idea per rendermi utile al Paese. Ne parlerò eventualmente a suo tempo con i magistrati, ma ho un’idea per rendermi utile al Paese”.
L’ex tesoriere si sente vittima di un “patto scellerato: aver accettato che io facessi e compissi operazioni finanziarie senza che nulla fosse scritto da qualche parte, ma solo sulla base di un accordo verbale. E’ stato un errore grande, del quale pagherò le conseguenze, per il quale e mi andrò a difendere nel processo a cui sarò sottoposto”. A Sky dice : “Mi sono assunto tutte le responsabilità di un tesoriere di un partito: ho applicato nei fatti un patto fiduciario che era stato negato da Rutelli, Bocci e Bianco. Ho messo in campo la restituzione degli immobili da aprile, e il fatto che essa venga negata dai responsabili della Margherita fa riflettere. Fa pensare se non accedono al maltolto…”.
“Io ingenuamente mi sono fidato. Rispondo della mia ingenuità di fronte ai giudici e di fronte al Paese. Rutelli risponda a chi deve rispondere”, aggiunge Lusi che attacca il leader dell’Api. “Perché sono contrari alla richiesta di svelare tutti i conti della Margherita? Io lo ho chiesto, con una richiesta che processualmente non mi farebbe bene. I magistrati han detto di no; ma perché sono contrari i politici? Quale migliore occasione per verificare come le cose sono andate? Perché l’Assemblea di ieri è stata celebrata a porte chiuse inibendomi la partecipazione sospendendomi il giorno prima? Qualcosa non quadra…”, conclude.
“E’ una frase che non avrei mai detto pubblicamente. E’ una frase che viene fuori da uno stato d’animo appesantito, non la ridirei e conferma che si trattava di un colloquio riservato e rubato. E’ eccessiva. Non credo che il futuro del centrosinistra dipenda da me”, conclude l’ex tesoriere della Margherita in merito alla frase che gli fu attribuita “se parlo io salta tutto il centrosinistra”.