Luigi Fiammata e i suoi racconti in un sito
di Michela Santoro | 08 Ottobre 2022 @ 06:00 | CULTURA
L’AQUILA. “Come persone, siamo abituati a vivere e seguire più che la nostra ragione o i nostri sentimenti, delle narrazioni. Noi umani, ci raccontiamo delle storie e ci crediamo. Le religioni, sono delle grandi narrazioni; le ideologie, in un certo senso, sono delle grandi narrazioni.
Le narrazioni possono spingerci a fare bene ma possono essere anche molto pericolose. Noi oggi stiamo vivendo un mondo in cui molte narrazioni si contrappongono tra loro.
Dobbiamo essere attenti, capaci di costruire una sorta di ecologia di queste narrazioni, di fornire loro la capacità di essere credibili a anche attrattive. Penso che l’unico modo di farlo, sia quello di partire dall’ascolto degli altri”.
Così Luigi Fiammata, dal 1987 impegnato nel sindacato Cgil L’Aquila, profondo osservatore delle dinamiche cittadine e autore di puntuali disamine di molte delle vicende che hanno caratterizzato la vita aquilana degli ultimi decenni.
Da qualche mese è uscito il suo primo libro, ‘Quasi cento’, edito da Libreria Colacchi. Quasi cento sono le cannelle della fontana e altrettante le storie racchiuse nel libro, ambientate all’Aquila, nelle sue frazioni e nei paesi che la circondano.
Storie di persone che si intrecciano con una città in evoluzione, intrise di cronaca e romanzo, pensate tra il settembre 2018 e il dicembre 2020, periodo in cui il libro è stato scritto, a cavallo tra il decennale del sisma del 2009, e l’esplosione della pandemia da Covid 19, che ne costituiscono lo sfondo.
Oggi, Luigi Fiammata racconta le sue storie su un sito tutto suo che non vuol essere un mero contenitore di racconti ma un luogo dove incontrarsi e scambiarsi opinioni e riflessioni.
https://www.luigifiammataq.it è nato come “esigenza di avere uno spazio di libertà, dove parlare di tutto, con una grande dose di autoironia”.
L’intervista