Legge urbanistica regionale, tra innovazione e criticità per le aree interne

di Alessio Ludovici | 16 Giugno 2023 @ 05:00 | POLITICA
legge urbanistica regionale
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L’AQUILA – Un confronto con la città ed il territorio, con i tecnici e gli ordini, ieri all’Aquila, per fare il punto sulla nuova Legge urbanistica regionale. L’iter è in consiglio, si punta ad un’approvazione entro dicembre ma ci sono anche diversi nodi da sciogliere. Ieri a L’Aquila il tavolo con l’assessore regionale Nicola Campitelli, promosso dall’assessore all’urbanistica del Comune dell’Aquila, Francesco De Santis, è stata l’occasione per illustrare, da parte dei tecnici regionali, il nuovo testo normativo sulla pianificazione. L’ultima legge regionale organica in materia risale al 1983, diversi i tentativi di riformarlo nel corso dei decenni, tutti naufragati stante la difficoltà di mettere tutti d’accordo ma anche di fare i conti con un mondo molto più complesso e meno lineare di un tempo che spesso mette alla corda la logica stessa della pianificazione.

In apertura di giornata alcune considerazione del sindaco Pierluigi Biondi che ha detto di apprezzare il tentativo organico di fare una normativa di pianificazione. “Il governo del territorio è un problema nazionale ed è anche una delle tante riforme a cui il governo è chiamato”.

Poi la riflessione: “Le norme – ha spiegato Biondi -non posso essere uguali per Roma e il comune di Carapelle Calvisio. Dobbiamo essere capaci di semplificare i processi del territorio. Quello di una pianificazione su larga scala è un tema non più rinviabile, bisogna superare le parcellizzazioni, rispondere ai problemi del consumo e del recupero del suolo è fondamentale la semplificazione degli strumenti di pianificazione”. La nuova legge regionale si pone in effetti obiettivi ambiziosi, il saldo zero nel consumo di suolo entro il 2050. Un saldo che dovrebbe venir fuori, attraverso procedure abbastanza complesse in carico ai comuni e a tutta la filiera, tra aree edificabili e quelle aree che sono destiniate ad essere desigillate ossia de impermeabilizzate. Il tutto dovrebbe avvenire con una complessa rete di parametri e controlli in carico a diversi enti.  Una norma che rischia di paralizzare le aree interne e che sembra pensate più per i grandi aggregati urbani, questo il sentimento raccolto in sala e suggerito dallo stesso assessore De Santis.

“Abbiamo voluto dare una grande importanza alla sostenibilità” ha spiegato l’assessore regionale Campitelli – “alla rigenerazione, al riuso, all’eeconomia circolare. Noi vorremmo mettere a disposizione uno strumento che sappia intercettare il mondo che è cambiato stiamo ascoltando tutti, ance anci, geometri e il 90% dei contributi che abbiamo ricevuto saranno recepiti.  Vogliamo una norma degli abruzzesi e non dell’assessore Campitelli, ma da qualche punto dovevano partire. Adesso stiamo andando avanti”. 
 
 
 
 

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