Legge 41, Romano: “Trasparenza su come si stanno spendendo le risorse”

Il consigliere comunale di 'L'Aquila nuova' avanza la richiesta di convocazione della commissione garanzia e controllo per conoscere lo stato dell'arte sia in termini di autorizzazione, sia di realizzazione delle opere

di Marianna Gianforte | 23 Gennaio 2023 @ 05:33 | POLITICA
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L’AQUILA – Dire con trasparenza come si stanno spendendo le risorse residue stanziate per il Comune dell’Aquila e altri Comuni del cratere sismico destinate “all’adeguamento delle infrastrutture sportive e ricreative e per favorire l’aggregazione sociale” dalla legge regionale 41 del 2011, e mettere a disposizione “un rendiconto amministrativo e politico, contabile di tutti gli interventi iscritti nella legge 41”. A chiedere chiarezza sulla modalità di utilizzo dei fondi fortemente voluti, all’indomani del sisma, dall’allora vicepresidente vicario del Consiglio regionale Giorgio De Matteis e provenienti da diverse donazioni fatte ai territori colpiti dal sisma del 2009, è il consigliere comunale di opposizione Paolo Romano (L’Aquila nuova), che ha chiesto la convocazione della V commissione ‘Garanzia e controllo’, alla presenza anche degli assessori Manuela Tursini (Sociale) e Vito Colonna (Impiantistica e promozione sportiva) e i dirigenti dei rispettivi settori di rappresentanza.

“Se è possibile – scrive Romano nella lettera di richiesta di convocazione, indirizzata al presidente della commissione Stefano Palumbo – potrebbe essere cosa utile ai fini di un miglior svolgimento della commissione richiedere come presidenza della stessa delle relazioni scritte sullo stato dell’arte delle opere”. Romano vuole capire (e rendere pubblico) tre aspetti in particolare: “Sono stati realizzati i progetti già destinatari delle somme? E quali? Chi dà diritto, poi, e chi ha scelto di rimodulare i fondi destinandoli ad altro, ad esempio interventi sociali, pur importantissimi per la comunità, che non si sa se sono stati validati dalla commissione regionale che la legge prevede come passaggio finale (articolo 4 della legge 41: ‘Alla valutazione dei progetti, per la formazione di una graduatoria di priorità di ammissibilità a finanziamento, che tiene conto anche della sostenibilitaànel tempo dell’intervento, provvede una commissione tecnica, composta da 3 dirigenti in servizio presso la Giunta o il Consiglio regionale, integrata da un componente designato dalla Giunta comunale del Comune dellAquila’)? Vorremmo anche conoscere quale pianificazione corrisponde a quegli interventi e se l’iter amministrativo che legge richiedeva sia stato rispettato”.

Altro aspetto su cui Romano chiede chiarezza è sulla realizzabilità dei progetti già destinatari di alcune delle risorse da cinque anni (2018): “In virtù dell’aggravio dei costi dei materiali intervenuti in questi anni, rischiamo di perdere qualche progetto? Come stiamo messi con la progettazione? Si tratta, fa notare, di micro interventi che si sarebbero potuti fare in breve tempo e che invece adesso potrebbero arenarsi”. Per quanto riguarda quest’ultimo con la deliberazione di Giunta del 2018 “oltre un milione di euro è stato destinato a una serie di interventi, miniaffidamenti – spiega il consigliere – perché non ci si sta muovendo? In virtù dell’aggravio siamo sicuri che si riuscirà a portarli a termine? Sinora è tutto fermo, eccetto l’impianto sprotivo di Preturo”, i cui lavori sono stati recentemente avviati per un importo di 604mila, dei quali 500mila euro provenienti dal fondo complementare al Pnrr, 60mila dalla legge regionale 41 e 104mila dal bilancio comunale (“già impegnati dal 2015”, ricorda Romano). Da allora, sottolinea, “non è stato detto e fatto altro”.

Il consigliere di ‘L’Aquila nuova’ ricorda anche che “la legge 41 stabilisce che sia il Comune dell’Aquila a scegliere i progetti, ma occorre la validazione di una commissione regionale, che ha ad esempio già validato quelli scelti dalla Giunta dell’ex sindaco Massimo Cialente nel 2013. Ora la commissione si sarebbe dovuta riunire per validare i progetti previsti dalla deliberazione del 2018: lo ha fatto?”. Con la delibera del 2018, infatti, era stata avanzata richiesta alla Regione Abruzzo di rimodulare l’importo di 1,7 milioni di cui all’art. 4 della L.R. 41/2011 per realizzare una serie di interventi e attività: promozione eventi sportivi e sostegno attività sportive: 300mila; cofinanziamento poligono di tiro: 200mila; struttura sociale-sportiva San Giacomo: 80mila; campo sportivo Preturo impianto idrico e tribunetta: 60mila; campo calcetto Camarda: 50mila; completamento palestra Torrione: 200mila; centro polifunzionale e sportivo Sassa: 340mila; agiliti dog Collebrincioni: 50mila; completamento palestra Paganica: 130mila; campo calcetto Onna: 50mila; completamento palasport viale Ovidio: 95mila; completamento campo sportivo Arischia: 20mila; attività sociali: 200mila.

Altro punto che Romano intende portare all’attenzione della commissione è l’articolo 6 della 41, il quale stabilisce che ‘possono beneficiare dei sostegni finanziari le associazioni senza scopo di lucro che svolgono attività ricreative o sportive in favore dei giovani e degli anziani aventi sede nei Comuni individuati nel decreto del commissario delegato e che esercitano l’attività da almeno tre anni antecedenti alla data di entrata in vigore della presente legge’. Con delibera di Giunta del 2021 l’amministrazione comunale ha deciso di utilizzare le risorse indicate nell’articolo (200mila euro) a una serie di attività: ‘orti didattici’ (70mila) e le importanti misura sociali ‘Durante e dopo di noi per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare’ (125mila) e ‘Solidaraq’, per offrire alle famiglie bisognose ed indigenti la possibilità di richiedere beni e servizi di prima necessità alle associazioni caritatevoli (5mila). “Dunque la legge qui prevede che la Regione destini in modo diretto i fondi alle assocazioni. Vogliamo sapere – spiega Romano – se la legge è stata rispettata”.

Altro punto ancora sottolineato da Romano è inerente l’articolo 3: “Riguarda la foresteria (nel complesso sportivo di Centi Colella, previsti 400mila euro, ndr) i fondi non sono stati mai rimodulati: verrà fatto quel progetto? Temiamo di no”.

“Sarebbe opportuno, come più volte richiesto negli ultimi sei anni, comprendere lo stato dell’arte, sia in termini di autorizzazione di cui all’art. 7 l’art. 7 della L.R. 41/2011 sia in termini di realizzazione delle opere”, chiosa Romano.


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