Le voci di Carapelle Calvisio: i profughi a Pescara, qui sarebbe una follia

di Matilde Albani | 12 Maggio 2020 @ 08:00 | ATTUALITA'
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L’AQUILA – “Cento profughi in quarantena nella Casa Caritas di Carapelle Calvisio, quando noi non arriviamo neanche 80 anime? Un’idea pessima”. E’ la voce degli abitanti di questo delizioso borgo, dove il panorama mozzafiato riesce perfino a rendere invisibili i danni del sisma del 2009. Che sia nato un caso politico sulla questione, interessa poco e niente alle persone che incontriamo.

“Il problema – ci dicono-, è che la sorveglianza di questa gente non potrà essere garantita”. Dal canto suo, lo storico primo cittadino Domenico Di Cesare, mostra tranquillità: “confido sul buon senso del  Presidente Marsilio, ci dice, non ci sono misure di sicurezza, sarebbe una follia senza precedenti”.


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