

“LE ROCCE, le donne e la storia”, vuole sottolineare il valore del lavoro svolto dalle donne, in diversi ambiti. Un valore quasi mai ricordato, valorizzato, celebrato;” – afferma Gilda Panella, presidente della libera associazione culturale “TerraMadre” – “non solo scienziate, giornaliste, artiste e ogni donna il cui impegno ha avuto valenza nazionale e internazionale, ma anche quelle donne che, parimenti, hanno avuto un ruolo importante, positivo, utile, per le comunità a cui appartenevano e per i luoghi nei quali operavano. Operaie, contadine, maestre, donne dedite alla pastorizia e attive in tutti gli ambiti: vogliamo ricordare il valore dell’operato delle donne, troppo a lungo sminuito, sottaciuto, negato.”
Domenica, 28 novembre, quindi, a Cagnano Amiterno, l’inaugurazione della Roccia dedicata a Zea Ciccarella, ostetrica condotta nel comune dell’alta valle dell’Aterno dal 1954 al 1981.
Si legge dell’operato di Zea Ciccarella, in una preziosa testimonianza riportata in una raccolta di memorie, il cui autore è Claudio Cucchiella, suo figlio: “Quando vinsi il concorso da ostetrica condotta e giunsi a Cagnano, rimasi quasi subito vedova con tre figli da crescere; […] la guerra era finita da poco e trovai una realtà di estrema povertà. Non c’era ancora la corrente, l’acqua bisognava prenderla alla fontana pubblica o in uno dei tanti pozzi sparsi nel paese. Fu un impatto tremendo: mio padre ne rimase impressionato a tal punto che quando mi accompagnò a prendere servizio, voleva a tutti i costi riportarmi indietro. […] Furono anni pieni di sacrifici, di responsabilità ma anche di soddisfazioni: le corse, la fatica, ma anche la gioia di stringere tra le braccia i piccoli ai primi vagiti. Allora mi spostavo da una frazione all’altra quasi sempre a piedi; i mezzi di locomozione più in voga erano il carretto, qualche motocicletta, rarissime autovetture e alcuni trattori. I parti avvenivano per la maggioranza in casa […].”
“Parole che raccontano un contesto reso arduo dalla miseria, uno spaccato di tempi durissimi nei quali le donne hanno pagato un prezzo amaro fatto di sacrifici e difficoltà spesse volte estreme; ma anche tempi nei quali le donne, nonostante l’allora predominante cultura patriarcale, hanno saputo, con tenacia, resistenza e forza, dare un contributo essenziale alla crescita dei territori. A tutte queste donne, alle nostre Rocce, è dovuto l’onorato ricordo; perché il loro fare sia tramandato e mai dimenticato.” Conclude Gilda Panella.
Interverranno, oltre al sindaco Iside Di Martino, l’onorevole Stefania Pezzopane, il direttore di CNA provinciale Agostino Del Re, la presidente della libera associazione “TerraMadre” Gilda Panella, il parroco della parrocchia di Santa Maria in Termine di Cagnano don Witold Jan Gawliszyn.