Le meraviglie dei boschi italiani (ed abruzzesi). In libreria la guida “sentimentale” di Alessandro Cerofolini

di Alessio Ludovici | 13 Marzo 2023 @ 06:00 | AMBIENTE
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L’AQUILA – Con la prefazione di Daniele Zovi, grande divulgatore ed esperto di foreste e animali selvatici, esce in libreria per le edizioni Altraeconomia “Le meraviglie dei boschi italiani. Guida sentimentale al patrimonio forestale più bello d’Europa” a cura di Alessandro Cerofolini, orgoglioso ex Forestale e oggi dirigente della Direzione generale delle foreste del Masaf, dove è Direttore degli alberi monumentali e dei boschi vetusti d’Italia e guida una squadra di bravi forestali che tutela e valorizza i patriarchi verdi dislocati lungo tutta la penisola.

Parla di boschi e di monti, di alberi e di animali selvatici, di sentieri tra foreste incantate e boschi vetusti, di cammini tra parchi nazionali e riserve naturali, di tipi di bosco e specie di alberi presenti in Italia, di forestali e di guardiaparco, con riconoscimenti al glorioso Corpo Forestale che tanto ha fatto per la tutela e la conservazione dei boschi narrati in questo libro.

“Pur essendo notevolmente cresciuta la consapevolezza ambientale in Italia”, spiega Alessandro Cerofolini, “ho scoperto però che le nostre foreste sono poco conosciute dalla maggioranza del popolo italiano, proprietario di questa immensa ricchezza naturale. L’Italia è un paese forestale, ma gli italiani e le italiane non lo sanno. I boschi italiani sono socialmente e politicamente invisibili”. A riaccendere i riflettore sui nostri boschi ci sono spesso solo gli incendi boschivi ma è dalla gestione sostenibile del nostro patrimonio che passa una buona fetta del nostro futuro. Non è una responsabilità solo di vive nelle aree boschive sottolinea Cerofolini. “Chi vive nelle città non conosce la complessità dei boschi, non sa riconoscere i singoli alberi, non conosce le foreste magari le frequenta solo nel tempo libero, quasi fossero uno sfondo per le vacanze o per i fine settimana in montagna, senza comprenderne la loro importante funzione ecologica.

Da qui l’idea del libro, un lungo viaggio lungo tutta la penisola alla scoperta di un patrimonio forestale incredibile, negli ambienti più disparati tra parchi nazionali, oasi e boschi vetusti, i nostri veri scrigni della biodiversità.

In questo lungo viaggio c’è ovviamente tanto Abruzzo. Dai bei boschi del Vasto in pieno Parco Gran Sasso alle stazioni di betulla del teramano. Le conifere e le faggete di Prati di Tivo o la Foresta vetusta di Fonte Novello. C’è la Maiella dove i boschi coprono il 40% della superficie dell’omonimo parco. Ovviamente c’è il Parco Nazionale d’Abruzzo con le sue grandi faggete. A fare da contraltare ai grandi parchi le tante riserve del territorio, come quelle due, nazionali, di Feudo Intramonti e Colli di Licco o ancora quella, regionale, dell’Abetina di Rosello. C’è il Sirente Velino, infine, con le sue belle faggete.
Una guida vera e propria, per conoscere e visitare, una per una le grandi e piccole foreste italiane.


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