L’ex tesoriere della Margherita avrebbe versato 300.000 euro in due anni all’ex ministro per una ditta senza dipendenti.
Nessun dipendente, un capitale sociale bassissimo e una specializzazione in eventi sanitari. Basta dare un’occhiata ai dati depositati presso la Camera di commercio di Catania per capire che qualcosa, almeno apparentemente, non quadra nella società M&S Congress sulla quale si sta concentrando anche la procura di Roma. Quella che a nome del presidente dell’assemblea della Margherita Enzo Bianco avrebbe ricevuto dall’ex tesoriere indagato Luigi Lusi 150mila euro all’anno dal 2009 al 2011.
Una società «del fratello di una mia ex collaboratrice» che gestisce «le mie campagne di comunicazione», l’ha definita lo stesso Bianco: «L’ho scelta quando la Margherita andava verso la liquidazione e si sono trasformati i rapporti di lavoro dipendenti in prestazioni professionali».
La voltura.In realtà stando ai dati della Camera di commercio di Catania, più che di iniziative politiche la M&S Congress si occupa di iniziative dedicate alla sanità. L’oggetto sociale lo dice con chiarezza: «La società ha per oggetto l’organizzazione la gestione di corsi di istruzione, formazione e addestramento tecnico professionale in qualsiasi ambito e in particolare nell’ambito sanitario nazionale – si legge nel documento – l’organizzazione anche in collaborazione con enti pubblici e privati di tavole rotonde, convegni, conferenze, dibattiti, mostre, inchieste e seminari in qualsiasi ambito e in particolare nell’ambito sanitario nazionale».
Di politica non si parla. Come del resto non se ne parla sul sito Emmessecongress.com che tra i clienti mette solo società mediche: l’Associazione italiana diabetici, la Società italiana obesità, l’Unione italiana ciechi e parecchie università. Difficile capire quali siano state le ultime attività: nel calendario on line non c’è traccia di iniziative in programmazione e quelle passate non appaiono da nessuna parte. La visura camerale aiuta ancor meno. Gli unici due soci sono Mario Minnelli e Patrizia Anselma Minnelli, ciascuno con 5mila euro. E nel 2011, data dell’ultimo rilevamento – come pure dell’ultimo versamento di finanziamenti da parte della Margherita – la M&S Congress non risultava avere dipendenti. Nell’organigramma degli addetti c’è un unico collaboratore indipendente, per tutto il 2011.
L’inchiesta. La magistratura romana, che pure da tempo valuta questi dati, è prudente. A differenza delle società riconducibili a Lusi, tutti i finanziamenti diretti alla M&S sono stati regolarmente registrati sui libri contabili della Margherita. Nei prossimi giorni, però, il procuratore aggiunto Alberto Caperna e il sostituto Stefano Pesci raccoglieranno anche le fatture passive dell’azienda. Per ricostruire, al di là di quel che dicono sito web e Camera di commercio, come siano stati spesi i finanziamenti provenienti dal partito.
di Sara Menafra, IlMessaggero.it