Sarà il centro polifunzionale “Salotto urbano”, questo nuovo Auditorium, un ulteriore teatro, deliberato dalla Giunta comunale nei giorni scorsi e sorgerà in una zona del Parco del Castello, a poca distanza dall’Auditorium di Renzo Piano.
Secondo il consigliere di minoranza Luigi D’Eramo: «sarà destinata a “spettacoli, incontri pubblici e confronti” e verrà realizzata grazie all’Istituto di cultura tedesca Villa Massimo di Roma, con la Fondazione Carispaq come finanziatore e soggetto attuatore. Nulla è dato invece sapere sulle dimensioni, i costi e i particolari del progetto. È gravissimo che una delibera del genere non sia stata trasmessa al Consiglio comunale, sovrano in fatto di urbanistica, né discussa per lo meno in Commissione Territorio. Così come è indecente che il presidente del Consiglio comunale Benedetti continui a farsi zerbino dell’amministrazione senza tutelare le prerogative dell’organo di massima rappresentanza cittadina.».
Un altro pasticcio all’aquilana maniera.

«La Direzione regionale dei Beni Culturali, proprietaria dell’area, ammette addirittura, all’interno della stessa bozza di protocollo d’intesa, di concedere l’autorizzazione pur ignorando le dimensioni e le caratteristiche strutturali dell’opera. Come dire, che sia una cattedrale o uno stanzone, autorizziamo comunque», commenta laconico D’Eramo.
Benedetti: non rispondo a polemiche, livello politico troppo basso
Non intendo replicare né a quanto dichiarato ieri dal consigliere Imprudente, né a quanto affermato oggi, durante una conferenza stampa, dal consigliere D’Eramo, dato il bassissimo livello delle esternazioni. […] Invito, ancora una volta, i miei interlocutori ad alzare l’asticella del confronto. Ripeto: non rispondo né a D’Eramo né a Imprudente perché questo livello politico non mi interessa e non mi appartiene.
Il Presidente del Consiglio Comunale
Carlo Benedetti