L’Aquila, Verini: “Ad un bivio tra 2 idee di città. I cittadini devono dire la propria”
di Redazione | 28 Marzo 2023 @ 14:18 | POLITICA
L’AQUILA – Enrico Verini, consigliere comunale di minoranza, manifesta disapprovazione per la visione di città che ha la maggioranza. “Dopo 9 mesi dal mio rientro in Consiglio Comunale, ho cambiato la mia critica a questa amministrazione; se all’inizio lamentavo una mancanza di visione del futuro per la nostra città, ora mi sono reso conto che una visione chiara c’è e con altrettanta chiarezza dico che non mi piace! L’idea del futuro che emerge dagli atti e dai fatti di questa amministrazione è quella di una “città set” ricostruita con attenzione al dettaglio, al colore bianco, come quelle bellissime scenografie ricostruite dei set cinematografici che fanno da sfondo nei film che vediamo. E come quando vediamo un film spesso non ci rendiamo conto che gli sfondi sono artefatti, anche qui oggi all’Aquila corriamo il rischio di non fare caso a quanto sta accadendo. Una città come sfondo scenografico di una dinamica che si anima essenzialmente la sera con il food and drink e che è ottimo per i turisti che potranno fare senza dubbio quelle foto “aesthetic” che vanno tanto di moda oggi e che spesso vediamo pubblicate sui social nella nuova dimensioni in cui ciò che conta non è più la sostanza, ma solo l’immagine. Da questo punto di vista non posso non riconoscere a questa visione un tratto di modernità (che a me non piace). Tuttavia io penso che una città sia definita da un elemento che non compare nella visione di cui sopra: i Cittadini. Una città meno ordinata di giorno e meno fotografabile nella sua dimensione statica, ma più vissuta e definita soprattutto dai suoi cittadini che in essa devono (dovrebbero) calpestarne il suolo per andare a studiare (scuole e università), per lavorare (uffici e servizi), per andare a comprare (negozi), per incontrarsi (teatro, cinema, associazioni culturali), per innamorarsi, per litigare.. per vivere insomma. Sono 2 visioni diverse e contrapposte; io combatterò con molta convinzione per la seconda e vorrei fosse chiaro a tutti che ci stiamo giocando il futuro su questa linea di frattura e non sul concetto astratto di destra/sinistra da cui spesso siamo distratti. Però è necessario che questa città, ossia i suoi cittadini e in particolare i giovani, si sveglino dal torpore e tornino dopo anni di silenzio e distanza, a partecipare al dibattito facendo sentire la loro voce forte e chiaramente. Se questo non accadrà, tra non molto, si troveranno a vivere una realtà metaverso da accettare o da cui fuggire, senza poter più incidere su nulla. Invece possiamo (possono) cambiarla.”